Truffa e falso, assolto ex amministratore Carbosulcis

Il Gup del Tribunale di Cagliari Ornella Anedda ha assolto con formula piena l’ex amministratore unico della Carbosulcis, Alessandro Lorefice, 31 anni, dall’accusa di falso e truffa ai danni dello Stato per una vicenda di sette anni fa.

Nel 2012 era stato nominato dal governatore Ugo Cappellacci amministratore unico della Carbosulcis, una scelta che aveva sconcertato e scatenato dure polemiche anche all’interno del Popolo della libertà (per il quale era stato candidato alle Comunali di Iglesias nel 2011). Nell’autunno del 2013 Lorefice, 31 anni, è comparso davanti al Gup Graziella Ornano per rispondere di truffa e falso. Ma queste accuse non hanno nulla a che vedere con la partecipata regionale: riguardano l’attività principale di Lorefice, quella di insegnante.

La Procura sosteneva che Lorefice, difeso dall’avvocato Massimo Ledda, si fosse aumentato i giorni maturati nell’insegnamento nei documenti da presentare per la graduatoria destinata alle supplenze scolastiche. Una presunta falsa attestazione (203 giorni anziché i 7 sostenuti dall’accusa) che gli avrebbero fatto scalare posti nella graduatoria degli insegnanti supplenti. “L’assoluzione perché il fatto non sussiste – ha comunicato l’interessato in una nota – ha messo fine ad una vicenda che purtroppo mi ha visto parte in causa ed è stata oggetto di critiche da parte dell’opinione pubblica nel periodo in cui ricoprivo il ruolo di Amministratore Unico della Carbosulcis Spa. Accuse infondate, mosse da pregiudizi sulla mia persona, che altro non sono che la dimostrazione di come l’invidia, la gelosia e la cattiveria di alcune persone possa sfociare nel compimento di atti che hanno come unico scopo quello di distruggere e denigrare gli altri”. Lorefice sottolinea poi le difficoltà patite in questi anni nel tentativo di difendere la sua onorabilità da reati che riteneva di non aver commesso. “Il rammarico più grande è stato quello che mi ha spinto a lasciare l’amministrazione della Carbosulcis S.p.A. senza aver avuto il tempo di dimostrare all’azienda le mie capacità nella gestione della Società ma, per un senso di rispetto nei confronti deell’Amministrazione Pubblica, dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia ho preferito rinunciare all’incarico per dimostrare la mia totale estraneità alle accuse che mi venivano mosse”.

 

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