Test obbligatori per gli arrivi nell’Isola: ecco la bozza dell’ordinanza di Solinas

Tre alternative, tutte caratterizzate da obbligo, per chi intende fare ingresso in Sardegna a partire da lunedì 8 marzo e non sia già vaccinato o non si sia sottoposto a tampone molecolare con esito negativo almeno 48 ore prima della partenza. Lo prevede la bozza dell’ordinanza che il presidente della Regione sarda, Christian Solinas dovrebbe adottare nelle prossime ore. La prima: recarsi presso le aree dedicate in porti e aeroporti per sottoporsi a tampone antigenico rapido.Seconda: fare il test entro 48 ore dall’arrivo in una struttura pubblica o privata accreditata a proprie spese. Terza: entrare in quarantena per dieci giorni.

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Riguardo alla prima alternativa, in caso di esito negativo, la bozza del provvedimento prevede che il soggetto possa muoversi con la raccomandazione di ripetere il test dopo cinque giorni; in caso di esito positivo scatteranno le procedure previste dalla legge per i casi di Covid-19 positivi. Tutte le prescrizioni saranno fatte rispettare dall’assessorato della Sanità in accordo con le società di gestione dei trasporti aerei e marittimi.

L’obiettivo del provvedimento è evitare una nuova escalation di contagi soprattutto dopo il passaggio della Sardegna, unica Regione in Italia, in zona bianca. È anche prevedibile che, prima di diventare ordinanza, la bozza sia condivisa con lo stesso tavolo che ha dato il via libera alla zona bianca e del quale fanno parte il ministero della Salute e l’Istituto superiore di Sanità, dai quali proprio oggi è atteso il consueto report settimanale della cabina di regia sull’andamento della curva epidemiologica in Italia. Un documento alla base della determinazione delle fasce di colore diverso in cui è suddiviso il Paese.

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