Tempio, gli split dei condizionatori non bastano: in reparto si boccheggia

Clima equatoriale all’esterno e temperature “infernali” in ospedale. Nel reparto Medicina del Paolo Dettori di Tempio, pazienti, medici e infermieri boccheggiano per il gran caldo. E sì, la colpa sarà anche dell’anticiclone africano che da giorni imprigionala la Sardegna e l’Italia in una bolla d’aria a 40 gradi. Ma se al quarto piano dell’ospedale gallurese i termometri segnano “febbre alta”, il motivo è che non è installato un impianto di condizionamento. Nessun guasto improvviso. L’impianto non esiste proprio. Non c’è mai stato. Così in questi giorni di caldo afoso la situazione in corsia è diventata insopportabile, per i pazienti e per il personale che lavora in reparto. L’Azienda per la tutela della salute in Sardegna (Ats) insieme alla Assl di Olbia, davanti alla denuncia del sindacato Fsi-Usae, spiega che si fa quel che si può per refrigerare gli ambienti. “Al momento nel reparto di Medicina sono presenti cinque split e sono in funzione due ulteriori condizionatori portatili”, precisa la direzione aziendale. Soluzioni tampone, che non sono sufficienti ad abbattere temperature e tassi di umidità sahariani. E anche alla Assl ne sono consapevoli. “Sono oggetto di verifica, di concerto con l’ufficio tecnico, ulteriori soluzioni di immediato impiego per fare fronte alle alte temperature di questi giorni”, annuncia ancora l’azienda. Per risolvere definitivamente il problema però, bisognerà aspettare forse la prossima estate. L’ospedale di Tempio è un vecchio edificio costruito negli anni Sessanta e per rimodernarlo, adattandolo a necessità e norme attuali, l’Ats ha avviato un piano di ristrutturazione, che ha già interessato i primi tre piani della costruzione. “È in corso il piano di ristrutturazione dell’ospedale – conferma l’azienda unica – E come già avvenuto in tutti gli altri reparti del presidio, anche nel reparto di Medicina sarà presto installato un impianto di condizionamento centralizzato”. Nel frattempo le stanze sono calde come fornaci: “Stanno male anche i pazienti, molte finestre non hanno maniglia, per cui per aprirle e chiuderle i malati devono chiamare gli infermieri”, denuncia la segretaria territoriale del sindacato Fsi-Usae, Mariangela Campus, che descrive un contesto da “girone dantesco”. “Medicina è il reparto trainante dell’ospedale di Tempio ed è anche, paradossalmente, l’unico reparto senza aria condizionata. Una situazione assurda per la quale ci muoveremo in tutte le sedi”, promette la sindacalista.

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