Tecnici uccisi, le autopsie dopo l’arrivo in Italia. Domani i funerali di Piano

Le salme di Fausto Piano e Salvatore Failla (foto Repubblica.it), i due tecnici italiani uccisi giovedì scorso in Libia, sono al policlinico Gemelli di Roma, dove alle 9,30 sono cominciate le autopsie. Esami affidati a un collegio peritale (così si chiama la commissione medica) guidato da Vincenzo Pascali, direttore dell’Istituto di medicina legale. Nell’équipe anche Antonio Oliva e Tommaso Tartaglione.

La speranza è che dalle autopsie si possono recuperare dettagli utili a chiarire la morte dei due tecnici, dipendenti della Bonetti di Parma e sequestrati in Libia lo scorso ottobre. Nelle mani dei guerriglieri locali erano finiti in quattro, ma Gino Pollicardo e Filippo Calcagno sono stati liberati venerdì, a distanza di 24 ore dall’uccisione di Piano e Failla, morti a Sabratha, durante uno scontro a fuoco con le forze anti-Isis. Su Piano e Failla si sa soltanto che sono stati raggiunti entrambi da un colpo di pistola alla testa. E sembra che si sia trattato di una  vera e propria esecuzione.

Il feretro di Fausto Piano dovrebbe arrivare in serata all’aeroporto di Cagliari. Non c’è un orario preciso: il via libera sarà dato solo dopo l’esame autoptico di oggi a Roma e l’espletamento delle procedure per il trasferimento in Sardegna. Il funerale dovrebbe svolgersi – salvo imprevisti – domani alle 15 al palazzetto dello sport di Capoterra per consentire la massima partecipazione della comunità. Sarà allestita la camera ardente nell’aula consiliare del Municipio. Poi l’ultimo saluto con un corteo che dovrebbe passare per la casa della famiglia Piano, in via Carbonia, e per la chiesa con la benedizione del parroco. Questo il programma, ancora ufficioso, delle cerimonie per il ritorno a casa del tecnico della società di costruzioni Bonatti. Gli ultimi dettagli organizzativi del rientro in Sardegna della salma di Piano e del funerale si conosceranno soltanto nelle prossime ore.

Le salme dei due tecnici sono arrivate oggi, a mezzanotte e 40, all’aeroporto di Ciampino, a bordo di un C130 dell’Aeronautica militare partito da Tripoli due ore prima. Sotto la scaletta del velivolo, familiari e parenti. Ma anche il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. E contro l’esponente del Governo hanno avuto parole dure la vedova di Failla, Rosalba Castro, e la figlia 23enne, Erica. Le due donne hanno espresso rabbia per come la vicenda è stata gestita. Compresa l’autopsia fatta a Tripoli. Ciò che ha ulteriormente tardato il trasferimento delle salme in Italia. Nessuna dichiarazione, invece, da parte di Isabella, la moglie di Piano che a Roma è insieme ai tre figli, Giovanni, Stefano e Maura.

I famigliari di due tecnici attendevano da lunedì l’arrivo delle salme, portate nella notte dall’aeroporto nella palazzina del 31° stormo militare dell’Aeronautica, dopo una cerimonia religiosa che si è protratta a lungo.

Sullo sfondo ancora le dichiarazioni di Calcagno, uno dei due tecnici liberati, intervistato da Radio Anch’io. Sulla ripresa della trattativa coi rapitori ha detto: “Sì che avevamo avuto questa impressione, l’avevamo avuta, di fatto ci speravamo tanto. Ci accorgevamo di come stesse andando dai trattamenti: perché quando non c’erano contatti, venivano e si sfogavano con noi. Altrimenti erano più calmi. Sennò giù botte”.

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share