Il Teatro Grazia Deledda di Paulilatino va all’asta. Ma l’associazione Teatro Instabile, guidata da Aldo Sicurella – attore e regista visionario – proprietaria dell’immobile non molla e anzi rilancia allestendo un’opera lirica nel piccolo paese in provincia di Oristano, a due passi dal sito archeologico di Santa Cristina, tra i più visitati in Sardegna. Tutto è pronto per la prima del Don Giovanni di Mozart, in cartellone il 10 febbraio alle 21 e in replica l’11 alle 18.
“Andiamo avanti sostenuti dalla forza della passione e dalla storia della nostra compagnia – confessa all’ANSA Sicurella nel suo ruolo di direttore artistico – Non ci rassegniamo a veder morire questa preziosa struttura, forte riferimento per il centro Sardegna”. Sua è la regia di questo allestimento tratto dal libretto di Lorenzo Da Ponte.
Il teatro era stato acquistato nel 2000, ristrutturato e inaugurato nel 2006. Man mano i contributi pubblici si sono affievoliti e la compagnia non è stata più in grado di far fronte ai costi onerosi delle banche. Da qui l’appello a istituzioni e sopratutto al mondo dell’imprenditoria. “Investire in cultura in questo teatro potrebbe essere una grande operazione”, dice convinto Sicurella. Sono tanti i punti di forza, a partire dalla posizione geografica: è l’unico teatro lirico del centro Sardegna con i suoi 470 posti, un ampio e attrezzato palcoscenico e buca per l’orchestra. Una struttura in grado di accogliere allestimenti importanti di prosa, lirica, musica e danza e adatto per scenografie anche di un certo impegno. Ad impreziosirlo è la Foresteria del teatro, antica casa di basalto, piccolo albergo per le compagnie ospiti e aperto al turismo culturale con le sue camere e una prima colazione servita in una sala ricavata dalla stalla-mangiatoia. Nel 2005 la compagnia ha ottenuto il riconosciuto dal Mibact come “Teatro Stabile d’Innovazione per l’Infanzia e la Gioventù”, testimonianza dell’impegno nella diffusione della cultura nelle scuole. La prima asta è andata deserta. La prossima è fissata per il 16 febbraio. Nel frattempo c’è Mozart. E il Teatro Instabile scommette che il Don Giovanni non sarà l’ultima opera allestita nel teatro di via Tigellio.
