L’uomo che ha sparato e compiuto una strage all’interno del tribunale di Milano è imputato per bancarotta fraudolenta per il crac Agile-Eutelia, inchiesta nella quale rientra anche il fallimento del call center cagliaritano Vol2. Claudio Giardiello ha ucciso tre persone e ferito due, è stato arrestato a Vimercate: si era barricato dentro il tribunale e poi è fuggito in moto. Quando il killer ha fatto irruzione in aula era in corso il processo per il fallimento dell’immobiliare Magenta, di cui Giardiello è socio di maggioranza.
Una delle vittime, il giudice Fernando Ciampi, aveva decretato il fallimento di Libeccio, società legata a un consorzio di 16 aziende. Alla holding erano collegate attività di Eutelia, appunto. Quello del call center cagliaritano è stato un crac da 20 milioni di euro. Sono finiti nei guai i fratelli Antonangelo e Sebastiano Liori e il commercialista Claudio Marcello Massa. I due fratelli erano inquisiti anche per il crac Agile-Eutelia.
Il 14 aprile 2014 la procura di Milano aveva chiesto il rinvio a giudizio per dieci persone nell’ambito dell’inchiesta sul crac della Libeccio, holding che attraverso Agile, aveva acquisito alcune attività di Eutelia (call center). I fratelli Liori sono ritenuti promotori e organizzatori di un sistema che avrebbe permesso loro di acquisire, attraverso fraudolente ricapitalizzazioni e finanziamenti, il controllo di società – in alcuni casi anche quotate in Borsa – o interi gruppi di impresa, in grave crisi economica e finanziaria svuotandole delle residue risorse finanziarie.