Strage di Tempio, sopralluogo nella casa di Frigeri. Si lavora anche su pista passionale

Ancora un sopralluogo dei carabinieri della sezione investigazioni scientifiche di Sassari nell’abitazione di Angelo Frigeri, accusato di aver ucciso Giovanni Maria Azzena, la moglie Giulia Zanzani e il figlio Pietro di 12 anni. I carabinieri sono tornati nel suo appartamento a Tempio, alla ricerca di oggetti e materiale ricollegabile al delitto. Al momento, però, i militari escludono di aver trovato elementi di fondamentale importanza per le indagini, anche se trattandosi di indagini tecnico scientifiche, saranno necessari ulteriori accertamenti per stabilire eventuali compatibilità degli oggetti prelevati all’interno dell’abitazione di via Rossini con il delitto.

Oltre all’abitazione, i carabinieri sono entrati anche all’interno del garage, utilizzato dalla famiglia del presunto assassino. Tra gli oggetti recuperati, non sarebbe stata trovata l’agenda-quaderno prelevata dall’operaio nel negozio della famiglia Azzena in cui sarebbero trascritti i nomi delle persone a cui sarebbe stato prestato denaro o con i quali il capofamiglia aveva affari ancora in atto. Elementi che potrebbero dare una svolta alle indagini, facendo luce sulle motivazioni che hanno spinto l’assassino a commettere il delitto. Gli investigatori, al momento, non escludono né la pista passionale, né, appunto, quella legata ad un giro di usura: le indagini in corso sono volte soprattutto a far luce sul movente. Si lavora per capire se possa esserci stato un rifiuto, da parte di Giulia Zanzani, moglie di Azzena, all’origine di una colluttazione poi finita male. Un particolare, questo, che potrebbe confermare una delle prime confessioni fatte da Frigeri al pm, in cui raccontò di aver ucciso prima la donna, quindi il marito e poi il bambino.

Intanto è stato nominato il quarto legale del presunto killer, il nuorese Giovanni Colli, segretario nazionale del Psd’Az. L’avvocato ha richiesto oggi al giudice l’incidente probatorio per eseguire gli accertamenti tecnici sui telefonini del presunto assassino e delle vittime. Si parla di almeno due cellulari, ma anche di un computer e delle registrazioni dei sistemi di videosorveglianza. Sarà il Giudice delle indagini preliminare a disporre o meno la perizia tecnica. Oggi il legale del foro nuorese ha assistito ai sopralluoghi nell’abitazione dei Frigeri e ha incontrato il suo assistito. Colli, però, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.

 

 

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