Strage di Tempio, la paura del killer per lo sguardo del bambino

Pietro Azzena, il bambino di 12 anni ammazzato insieme ai genitori, è stato trovato riverso sul pavimento con un pezzo di stoffa sul viso.

Alla fine, dopo averlo ucciso, il killer deve aver paura di guardarlo: ha preso un pezzo di stoffa e l’ha adagiato sul volto del piccolo Pietro Azzena, di 12 anni. Così, sabato notte, i carabinieri hanno trovato il cadavere del bambino, riverso sul pavimento e con quel drappo a coprirgli la faccia.

Il killer di via Villa Bruna per gli investigatori è Angelo Frigeri, l’artigiano di 32 anni arrestato ieri. La domanda è solo una: in che momento Frigeri ha compiuto quel gesto? Forse quando, dopo aver ammazzato anche la sua ultima vittima, è andato poi per qualche minuto nel negozio della famiglia?

Certo è che il presunto assassino, nell’ora in cui la Procura di Tempio colloca il delitto, cioè tra le 13 e le 15, a un certo punto ha lasciato la casa e ha raggiunto il negozio degli Azzena, probabilmente per frugare tra le carte di Giovanni Maria e magari recuperare qualche documento che lo riguardava. Carte che potrebbero essere legate all’usura, la pista con la quale gli inquirenti stanno provando a spiegare il triplice delitto.

Che Frigeri sia uscito e poi tornato nell’appartamento di via Villa Bruna, lo si sa perché ci sono le immagine registrate dalla telecamera della gioielleria di via Villa Marina, una strada contigua all’abitazione degli Azzena.

Per il bambino, Frigeri era un amico di famiglia. Si incontravano quotidianamente, l’artigiano frequentava il padre del piccolo. Ma solo le analisi riusciranno, forse, a ricostruire la sequenza delle morti. L’ipotesi più probabile è che Pietro sia stato l’ultimo a essere ammazzato e non si esclude che il bambino non fosse in casa quando sono stati assassinati i genitori. Pietro è tornato da scuola dopo le 13,30. Suo padre e sua madre avevano chiuso il negozio alle 13. Pietro alle 15 sarebbe dovuto andare a giocare a pallone, aveva anche già preparato la borsa. Ma al campo non è mai arrivato. I carabinieri l’hanno trovato di notte, senza più vita, con un pezzo di stoffa a coprirgli il volto.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share