Spumante a clienti di 14 e 15 anni: il barista rischia l’arresto

Tre amici erano seduti in un bar del centro di Sassari e stavano sorseggiando alcolici. Sul loro tavolo c’era una bottiglia di spumante sistemata nell’apposito secchiello col ghiaccio. Non ci sarebbe niente di male se non fosse per un piccolo dettaglio: uno aveva 14 anni e gli altri due clienti ne avevano solo uno di più. Tra le persone sedute in quel locale, però, c’erano anche giovani agenti in borghese della Polizia locale di Sassari impegnati a controllare la situazione. Nelle scorse settimane da parte di famiglie di adolescenti erano arrivate diverse segnalazioni al Comune sull’alcool servito a minorenni in quel bar. Così i vigili, scelti tra i più giovani in servizio per passare inosservati, si sono uniti ai clienti per studiare la situazione da ‘infiltrati’. “Intorno a loro numerosi ragazzini – spiegano dal Comune di Sassari -, ma le bevande erano in bicchieri bianchi che non consentivano di capire cosa stessero consumando, la musica alta non permetteva di sentire le ordinazioni e gli scontrini non indicavano nel particolare cosa fosse stato pagato”. Gli agenti hanno però notato il tavolino coi ragazzini e la bottiglia di spumante e sono entrati in azione: “Servire alcolici a minori di diciotto anni è già un illecito amministrativo, ma a minori di sedici configura un reato”.

Mentre venivano chiamati i genitori dei baby-clienti sono cominciati i guai per il titolare dell’attività: “Per lui si è aperto un procedimento penale e ora, ai sensi dell’articolo 689 del codice penale – spiegano -, il responsabile rischia l’arresto fino a un anno e, se si prova che si tratta di un comportamento reiterato, una sanzione fino a 25mila euro e la sospensione dell’attività per tre mesi”.

“Tra le altre attività svolte nel fine settimana dal Comando, al fine di garantire la sicurezza della cittadinanza, proteggere soprattutto i minori e le fasce più deboli della popolazione e assicurare la corretta concorrenza tra i locali, anche un’altra che ha portato a sanzionare un ristorante che aveva occupato coi tavoli tutto il marciapiede, di fatto impedendo alle persone di passare – spiegano dal Comune di Sassari -. Chi voleva superare i tavoli era costretto a camminare sulla strada e per le carrozzine e i passeggini il disagio diventava un serio problema. Gli agenti hanno sanzionato il ristoratore e lo hanno obbligato a ripristinare lo spazio per il transito, in base a quanto autorizzato al momento della richiesta dell’occupazione di suolo pubblico”.

“Infine un bar di piazza d’Italia è stato sanzionato perché, per quanto avesse la relazione di impatto acustico che certifica la regolarità delle emissioni sonore – conclude la Polizia locale di Sassari -, il mixer non era collegato alla strumentazione per la riduzione dei livelli sonori e di fatto la musica arrivava fino alle strade circostanti, tanto che alcuni residenti della zona hanno chiesto l’intervento della Polizia locale”.

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