Inferno la E.On, “ma la Commissione di controllo non si è accorta di niente”

Sotto gli impianti dell’E.on c’è l’inferno, nonostante la Commissione di controllo ambientale composta da rappresentanti del colosso tedesco, della provincia e dei comuni di Sassari e Porto Torres abbia da oltre dieci anni il compito di vigilare sulla centrale di Fiume Santo. A Sassari e dintorni lo sanno tutti. E da tempo ci si chiede a cosa serva un simile comitato di controllo, visto che non è stato in grado di porre freno al galoppante inquinamento dell’area e ai tanti incidenti verificatisi all’interno degli impianti E.on. La scottante domanda l’ha messa oggi nero su bianco il consigliere comunale di Sassari Manuel Alivesi (F.I) con un’interpellanza rivolta al sindaco Nicola Sanna (Pd) in cui si chiede “quali attività di verifica la commissione abbia svolto negli anni”, “se i componenti del gruppo di controllo percepiscano un emolumento per le loro prestazioni” e, soprattutto, “da chi venga corrisposto il denaro”. Dettaglio non da poco quest’ultimo, visto che Alivesi parte da una certezza: “I rappresentanti dei comuni e della Provincia non sono retribuiti dagli enti locali. Il sospetto, dunque, è che si tratti di un comitato autoreferenziale”. E che i soldi, in altri termini, ce li metta l’E.on. Verrebbe così a determinarsi un evidente conflitto d’interessi: in pratica, a libro paga della controllata potrebbero esserci gli stessi controllori. “Un’interrogazione in tutto simile era stata presentata nel 2011da alcuni consiglieri provinciali del Pdl e del Psd’az alla presidentessa della provincia di Sassari Alessandra Giudici”, ricorda Alivesi. E aggiunge: “Quelle domande sono ad oggi inevase, la Giudici non ha mai risposto”. Al sindaco di Sassari, il consigliere Alivesi chiede anche di operare immediati controlli sanitari sull’intero Sito d’interesse nazionale per bonifiche di Sassari – Porto Torres, compresa l’area del petrolchimico dove sorgono gli impianti targati Eni della chimica verde

Sta di fatto che tra i componenti della Commissione avvicendatisi nel corso degli anni compaiono nomi illustri. Ad esempio, c’è quello di Gianfranco Ganau, ex sindaco di Sassari per due legislature e attuale presidente del Consiglio regionale, che della Commissione ha fatto parte almeno fino al 2008. Difficile trovare notizie di una sua più recente attività all’interno della Commissione. Oltre a Ganau, ha sicuramente partecipato alla Commissione di vigilanza anche la presidentessa della provincia Alessandra Giudici (Pd), almeno fino al 15 marzo del 2012. Lo si evince da un comunicato stampa della stessa provincia. Non mancano poi altri nomi eccellenti: si va dall’ex sindaco di Porto Torres ed ex consigliere regionale Beniamino Scarpa a Giorgio Cau, ordinario di ingegneria industriale all’Università di Cagliari, membro della commissione sin dal 2003, dall’anno, cioè, in cui venne istituita nell’ambito della convenzione tra la spagnola Endesa, cui è subentrata E.on, e gli enti locali del territorio.

Da allora sono passati dodici anni, ma le nomine dei componenti della commissione non si sono mai fermate. Tant’è che il comune di Porto Torres ha nominato i suoi due nuovi rappresentanti appena quattro mesi fa. Il 15 gennaio, la scelta dell’amministrazione turritana è caduta sull’ingegnere Michele Bassu e sull’architetto Margot Ginatempo. Sassari invece ha nominato i due componenti di sua competenza a settembre dell’anno scorso. Secondo l’amministrazione di Nicola Sanna, i due migliori candidati sono risultati essere Giannina Chessa, esperienza pluriennale nei settori industriali maturata nello stabilimento Enichem di Porto Torres (dal 1995 ricopre l’incarico di sostituto responsabile della Struttura complessa di Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche all’Izs Sardegna) e Gianpaolo Mameli, epidemiologo ambientale oltre che responsabile della posizione organizzativa al Cup dell’Asl di Sassari. Dal 1972 al 1982 e, successivamente, dal 1982 al 1984 ha lavorato alla Sir e all’Enichem come conduttore di impianti chimici. “La ricostituzione della commissione è fondamentale anche per un controllo sociale della situazione: in questo modo si ha un avamposto di cittadini con persone qualificate che svolgono un controllo di vigilanza e collaborazione, per migliorare e favorire buone pratiche”, così si era espresso il sindaco Sanna all’indomani delle nomine.

Piero Loi

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