Sos carceri nell’Isola, sovraffollate 4 su 10. A Bancali due bimbi dietro le sbarre

Quattro carceri su dieci oltre il limite regolamentare. Anche a Cagliari Uta, dopo un anno dall’addio a Buoncammino, è già sovraffollamento: 588 per 567 detenuti. Sassari? Ci sono due bimbi dietro le sbarre. Sono gli ultimi dati sui penitenziari sardi diffusi dall’associazione Socialismo Diritti Riforme (Sdr), sulla base del resoconto del ministero della Giustizia che fotografa la situazione in Italia al 29 febbraio scorso. Fuori quota le presenze anche a Oristano-Massama (291 per 260 posti), Tempio-Nuchis (181 per 167) e Lanusei (34 per 33).

“Non se la passa bene neppure il carcere di Badu ‘e Carros a Nuoro – accusa l’associazione – dove si trovano 170 reclusi per 271 posti, perché in realtà gli spazi regolamentari sono in numero inferiore in quanto una sezione è chiusa da quasi due anni”. Anche Sassari-Bancali è a posto con i numeri: 410 detenuti per 455 posti. “Ma – denuncia Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione – c’è il padiglione di 92 posti destinato alle persone in regime di massima sicurezza, due creature (una bambina di quattro mesi e un maschietto di 14 mesi, con le rispettive mamme) dietro le sbarre e il più alto numero di reclusi stranieri (114)”. Necessario, per Sdr, cambiare rotta. “E’ sconcertante rilevare – osserva Caligaris – che i cittadini privati della libertà in Sardegna sono concentrati in cinque istituti con 1640, presenze mentre negli altri cinque, con tre Colonie penali, sono rinchiuse 387 persone. Delicata la situazione nella Casa circondariale di Cagliari per la presenza di un’alta percentuale di ristretti tossicodipendenti e con doppia diagnosi e per un numero insufficiente di Educatori e di Agenti della Polizia Penitenziaria. Problematiche sono anche quelle di Massama e Nuchis in quanto i detenuti in prevalenza sono in regime di Alta Sicurezza nonché ergastolani”. Nel mirino anche le colonie penali. “A fronte della possibilità di svolgere un’attività lavorativa e imparare un mestiere – continua l’associazione – il numero di detenuti è ridotto all’essenziale”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share