Smog a Cagliari, il sindaco Zedda: “Ridurre uso del riscaldamento”

Domani l’emergenza smog in Italia sarà esaminata al tavolo ministeriale con i governatori e i sindaci delle grandi città, convocato dal ministro Gian Luca Galletti. All’incontro saranno presenti per la Sardegna l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda o un esponente della sua Giunta. Al centro della riunione il coordinamento degli interventi contro l’inquinamento atmosferico nelle città italiane. Nell’Isola la situazione non ha raggiunto i livelli di guardia di Roma e Milano: a preoccupare in Sardegna non è tanto il traffico automobilistico, ma la presenza di vecchi impianti di riscaldamento (in assenza del metano alimentato perlopiù a gasolio o gpl) e di caminetti a soglia aperta.

A Cagliari in particolare, dove nell’agglomerato cittadino l’Arpas ha rilevato 28 superamenti dei livelli di Pm10 sui 50 previsti per legge, il sindaco rassicura: “la situazione è sotto controllo. Solo in qualche caso – spiega Zedda – abbiamo registrato il superamento della soglia degli inquinanti, ma tutto ciò che stiamo facendo in termini di mobilità ha come obiettivo anche quello della riduzione dello smog”. Quanto alle criticità, il primo cittadino lancia un appello ai cagliaritani: “tenendo conto del clima ognuno può fare qualcosa riducendo al massimo – esorta – l’uso degli impianti di riscaldamento”. Nel frattempo Fratelli d’Italia attacca. “L’inquinamento è colpa del sovrappopolamento delle aree metropolitane e dello spopolamento delle altre – denuncia il coordinatore regionale Salvatore Deidda – Anche in Sardegna assistiamo alla politica del creare grossi agglomerati, favorendo lo spopolamento delle zone interne con il taglio dei servizi e la scarsa o nulla manutenzione di strade, canali e altre opere idriche. Gli strateghi ordineranno, dopo le targhe, i caminetti alternati?”.

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