Sla, Usala annuncia sciopero della fame e sit-in a Cagliari e Roma: “Renzi? Gradasso”

L’Associazione malati di Sla e malattie altamente invalidanti, Comitato 16 Novembre Onlus, ha annunciato uno sciopero della fame e della sete totale per la mancata approvazione delle delibere per il fondo regionale della non autosufficienza e l’assistenza domiciliare ai malati gravi. Lo annuncia il segretario Salvatore Usala, che ha rivolto un appello al governatore Francesco Pigliaru e all’assessore al’Igiene, Sanità e Servizi Sociali Luigi Arru.

“Non ricaricheremo le batterie – scrive Usala, che annuncia anche il 21 maggio dalle 10,30 sarà organizzato un presidio permanente davanti all’assessorato alla Sanità di Via Roma 223 a Cagliari -, noi rischiamo la vita senza paura, voi una vergogna totale, vogliamo una politica amministrativa non ipocrita per una vita degna”. Usala ricorda di aver già scritto nei mesi scorsi a presidente della Regione e all’assessore illustrando “le criticità urgentissime” e l’incontro del 31 marzo scorso con lo stesso assessore, che entro aprile aveva “preso l’impegno per risolvere tutti i problemi segnalati.

“Ringraziamo la Giunta per aver prorogato con DGR 10/30 del 28.3.2014 i progetti del Fondo Regionale della non autosufficenza ed aver garantito il finanziamento degli stessi. Ma non basta” spiega Usala, che ricorda che “l’accordo era di approvare altre due delibere predisposte dal sottoscritto”. “Parliamo – continua – del fondo nazionale della non autosufficienza 2013, frutto di durissime lotte ed anche un morto, siamo in ritardo di un anno, è inaccettabile aspettare ancora. Questa Giunta, a tre mesi dalle elezioni, è ancora un cantiere aperto, non sono bastati cinque anni di opposizione per capire come procedere, un dilettantismo disarmante. Perché non avete studiato prima?”.

Quattro le richieste alla Regione del Comitato 16 Novembre: annullamento della delibera 5/30 del 11.02.2014 “per palese violazione delle vigenti leggi nazionali e regionali”; nuova delibera di rettifica del DGR 3/24 del 31.01.2014; nuova delibera di 3.197.500 euro “impropriamente distorti” e sblocco immediato e finanziamento dei nuovi progetti ‘Ritornare a Casa’. Chiediamo – conclude Usala – che la prossima Giunta metta all’ordine del giorno i quattro punti richiesti che prevedono interventi a costo zero, altrimenti ci costringete ad attuare proteste estreme”.

La protesta andrà in scena anche a Roma, la prossima settimana, mercoledì 7 maggio alle 10.30, davanti al ministero dell’Economia. uova protesta da parte dei malati di Sla davanti al Ministero dell’Economia. “Il presidente Renzi fa il gradasso con gli 80 euro in più in busta paga – scrive Usala -, ma dimentica di occuparsi di un altro esercito che non soffre di meno, anzi: 8 milioni di pensionati sotto i 1.000 euro, milioni di persone con disabilità con 280 euro, milioni di incapienti, ma sopratutto milioni di disoccupati”. Usala ringrazia il sottosegretario al Lavoro e Politiche Sociali, Luigi Bobba, per aver risposto a una lettera aperta dell’associazione. “Ma – continua – dissentiamo totalmente dal contenuto. Siamo malati gravissimi, non tonti. Poteva risparmiarsi la lezioncina demagogica”. E invita il governo a mantenere gli impegni presi con il decreto di riparto del fondo della non autosufficienza. “Non è possibile che uno stato civile – sottolinea – debba costringere i disabili gravissimi a rinchiudersi in Rsa, quando anche i condannati possono scegliere i servizi sociali! Siamo pronti a morire per avere la libertà di scelta ed i diritti costituzionali”.

Usala definisce “indecente e ingiusta” la riforma dell’Isee, che “non affronta il problema, nazionale, della non autosufficienza”, rimandando eventuali aumenti alla finanziaria di fine anno, ed è “incapace di attuare politiche efficaci sulla disabilità, ignorando così diritti e principi della Convenzione internazionale dei diritti delle persone con disabilità, sottoscritta anche dall’Italia”. Usala e il suo comitato chiedono la convocazione immediata di un tavolo interministeriale, aperto a regioni e associazioni, per discutere e avviare un piano nazionale sulla non autosufficienza, favorendo, potenziando e omogeneizzando su tutto il territorio nazionale la domiciliarità indiretta; un impegno immediato per eliminazione dal calcolo dell’Isee delle provvidenze sociali esenti dall’Irpef; e l’erogazione entro maggio del fondo della non autosufficienza con rispetto degli accordi: 30% di 275 milioni più 75 milioni per i gravissimi 24 ore.

 

 

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share