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I sindaci dell’Oristanese contro le bollette del Consorzio di Bonifica

Sindaci dell’Oristanese contro le bollette del Consorzio di Bonifica per i saldi dell’irrigazione 2006-2008, pari a 4,36 milioni di euro. All’indomani della riunione per affrontare la difficile situazione creatasi nel comparto, i primi cittadini sono stati sentiti in audizione nella commissione Agricoltura, presieduta da Luigi Lotto (Pd).

“È un costo insostenibile per le aziende del nostro territorio – ha spiegato la sindaca di Arborea, Manuela Pintus – soprattutto in tempi in cui il prezzo del latte bovino è in calo e aumenta quello dell’energia, mentre si registra la drammatica crisi del mondo delle campagne in tutta la Sardegna”. Nel frattempo gli amministratori hanno proposto la definizione della vertenza per la gestione delle centrali idroelettriche Enel nella diga del Tirso, con la disponibilità del Consorzio di bonifica dell’oristanese a ritirarsi dal contenzioso lasciando così che l’Enas – l’ente acque della Regione – subentri ai diritti del Consorzio stesso.

A quest’ultimo saranno garantiti i necessari corrispettivi per procedere con il definitivo risanamento finanziario dell’ente che ha oltre 11 milioni di euro di sbilancio. La sindaca Pintus – insieme ai collegi di Oristano (Guido Tendas), Terralba (Pietro Paolo Piras) e Santa Giusta (Antonello Figus), al presidente dell’Unione di comuni dei Fenici (sempre Antonello Figus), a quello dell’unione dei comuni della Bassa valle del Tirso e del Grighine (Nicola Cherchi) e all’assessore dell’Agricoltura del comune di Marrubiu (Antonio Urraci) – ha invitato la Regione “a prendere in carico” il problema dell’indebitamento del Consorzio, auspicando anche “interventi straordinari da inserire nella Finanziaria”.

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