Settant’anni fa, ma è sempre Resistenza

“La lotta per la libertà si combatte tutti i giorni: contro il razzismo, contro i governi corrotti, l’emarginazione, le guerre. Ogni giorno dobbiamo combattere non solo per i nostri diritti ma anche per quelli degli altri, per tutte le ingiustizie. L’obiettivo è resistere contro ogni fascismo e ogni totalitarismo in qualsiasi forma si presenti”. Corinna Raimondi, rappresentante di Eureka, rete degli studenti medi di Cagliari, ha pronunciato questa mattina il suo discorso in piazza del Carmine a Cagliari davanti a migliaia di persone riunite insieme per festeggiare il settantesimo anno della Liberazione.

Parole scritte a mano e lette da un quadernone di scuola, più volte interrotte da lunghi applausi, del tutto simili a quelle che ieri sera ha scritto per Sardinia Post l’ex partigiano Vittore Bocchetta: il fascismo non è solo quello “della camicia nera,  dell’olio di ricino,  del manganello e del saluto romano. Il vero fascismo è stato ben altro. Il vero fascismo è quello che è rimasto tale e quale rispetto ad allora: il fascismo  del nepotismo, del peculato, della corruzione, del malcostume e quello, eterno, delle blandizie cortigiane”. Due generazioni distanti ottant’anni, eppure le parole di antifascismo e resistenza per la ragazza di vent’anni e per l’ex partigiano di 97 hanno lo stesso significato: nell’aprile del 1945 si conquistò uno stato di tregua, non una vittoria, se è vero che ancora oggi viviamo tra ingiustizie e disuguaglianza.

Non c’era solo Corinna sul palco allestito dal Comitato 25 aprile in piazza del Carmine: messi da parte gli interventi delle autorità, quest’anno discorsi e letture sono stati affidati agli studenti cagliaritani, veri protagonisti della Festa. A loro il compito di conoscere e raccontare i valori di antifascismo e resistenza, a loro il bagaglio di cultura ed esperienze conquistato da partigiani ed ex combattenti nella lotta al Fascismo.

La giornata di oggi chiude un percorso di incontri nelle scuole cagliaritane organizzato dall’Associazione Nazionale Partigiani Italiani con ex combattenti, partigiani, ex deportati che hanno portato la loro testimonianza davanti ai ragazzi: “La lezione dell’antifascismo è ancora attuale, perché su questa sono nati i principi della Costituzione repubblicana – ha sottolineato Marco Sini, presidente dell’Anpi provinciale– dobbiamo trasmettere questi stessi valori alle nuove generazioni, imparare a parlare il loro linguaggio e far conoscere i testimoni della resistenza e della deportazione, in modo che abbiano uno stimolo a studiarli e trasmetterli a loro volta”.

I giovani protagonisti anche della riflessione di Massimo Zedda, sindaco di Cagliari: “I ragazzi che oggi studiano i settant’anni della Liberazione devono pensare che siamo stati liberati dal nazifascismo da loro coetanei, un esercito di giovani che ha lottato per conquistare un modo migliore. L’idea che stava alla base della Resistenza era una lotta per le libertà, i diritti, la pace, l’eliminazione delle dttature. Sono passati settant’anni da quei fatti, ma il mio messaggio per i ragazzi è che finché ci saranno diritti e libertà negate vale ancora la pena di lottare”.

Un discorso attualissimo soprattutto in momento di crisi come quello che stiamo vivendo: “Ho raccontato a mio figlio di sei anni la Resistenza come una bellissima storia – ha raccontato Michele Piras, deputato di Sel – persone coraggiose, uomini e donne, che hanno lottato per la libertà. In tempi come questi, dove vediamo attorno a noi razzismi, xenofobie, intolleranze e derive autoritarie i valori della Resistenza vanno tenuti vivi, non solo nelle celebrazioni del 25 aprile ma nella lotta politica quotidiana. La storia dell’uomo e il ripetersi delle tragedie ci insegna che l’attenzione morale, politica e culturale vanno sempre tenute alte”.

VIDEO – BALLI IN PIAZZA DEL CARMINE

Il corteo cagliaritano è partito questa mattina alle 10 da piazza Garibaldi e ha attraversato la città per raggiungere piazza del Carmine. Piccolo incidente a metà strada: il parco delle Rimembranze di via Sonnino, con il monumento ai caduti, era chiuso. Serratura bloccata e chiavi introvabili, il sindaco e le autorità hanno dovuto lasciare fuori dal giardino la corona d’alloro in memoria dei caduti di tutte le guerre.

Il corteo, a cui hanno partecipato Anpi, Associazione Ex Combattenti, il presidente della Regione Francesco Pigliaru, alcuni esponenti di Giunta e Consiglio Regionale, comitati, partiti e associazioni cittadine, ha coinvolto circa duemila persone. Un’ospite speciale in prima fila: la partigiana Grazia Tibaldi, torinese, classe 1930: durante la marcia ha raccontato al sindaco di Cagliari Zedda le vicissitudini della sua famiglia ai tempi della lotta.

Francesca Mulas

 

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