Prosegue l’intesa tra Fondazione di Sardegna e Università di Cagliari in nome della ricerca. Con la convenzione siglata nel 2016, l’ateneo ha avuto finanziamenti di oltre dieci milioni di euro per progetti di elevata qualità scientifica. Nell’aula magna domani si fa il bilancio di questa collaborazione. In particolare, saranno illustrati alcuni progetti rappresentativi per ciascuna macro area disciplinare, fra quelli finanziati nel 2016 nell’ambito della Convenzione triennale 2015/17. La Fondazione di Sardegna è finanziatore storico degli atenei sardi con risorse dedicate al sostegno della ricerca e dei servizi connessi. Tra questi, l’acquisizione di risorse bibliografiche avanzate ma anche il supporto per convegni, manifestazioni, pubblicazioni.
Il contributo annuale concesso dalla Fondazione di Sardegna è progressivamente aumentato, passando dai 950mila euro nel 2010/13, a un milione e 200mila nel 2014, fino un milione 590mila erogati annualmente nell’ultimo triennio. L’iniziativa di domani si apre con gli interventi della rettrice, Maria Del Zompo, e del presidente della Fondazione, Antonello Cabras. A seguire, le relazioni dei docenti in rappresentanza dei dipartimenti delle varie aree disciplinari. Apre Maura Monduzzi (Scienze chimiche e geologiche) con “Dall’analisi ambientale ai materiali intelligenti per un futuro sostenibile” a seguire, Lucio Davide Spano (Matematica e informatica) con “EmILIE – rilevazione di input implicito e di emozioni”, Vincenzo Fiorentini (Fisica) con “Approccio multiscala alla fisica della termoelettricità”, Vittorio Pelligra (Scienze economiche e aziendali) con “Fiducia e resilienza in presenza di corruzione”, Rossana Martorelli (Storia, beni culturali e territorio) con Conoscere il mare per vivere il mare, Ivan Blecic (Ingegneria civile, ambientale e architettura) con Città sane e territori intelligenti: il caso della camminabilità urbana, Giacomo Cao (Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali) con Realizzazione, caratterizzazione e simulazione modellistica di schiume metalliche nanoporose, Alessandro Pisano (Ingegneria elettrica ed elettronica) con “Sistemi distribuiti per la gestione ottimizzata delle città e delle reti energetiche intelligenti” e Alessio Squassina (Scienze biomediche) con “Approccio multidisciplinare per lo studio delle malattie mentali: la lunghezza dei telomeri e l’infiammazione sono parte di uno stesso network?”.