I carabinieri hanno dato un nome e un volto ai responsabili della rapina violenta messa a segno ieri pomeriggio nella farmacia Mura di via Cagliari a Capoterra. I due rapinatori sono stati catturati nella notte: Rossano Ruggeri, 43 anni, Ignazio Siddi di 40 anni.
I militari della Compagnia di Cagliari e del Comando provinciale dal momento del colpo non hanno mai smesso di cercarli. I due, alle 18 hanno fatto irruzione nel locale, avevano i volti operti ed erano armati di coltello e pistola giocattolo. Hanno minacciato il titolare facendosi consegnare l’incasso, circa 1.000/1.200 euro (non seimila come emerso inizialmente). Al momento nella farmacia c’erano 4-5 persone. Il proprietario prima che i banditi fuggissero ha reagito ed è stato colpito con il calcio della pistola alla testa.
La ricostruzione e i nomi. Avevano effettuato il giorno prima un sopralluogo nella farmacia presentando una ricetta di psicofarmaci, i due banditi fermati dai carabinieri per il colpo di ieri pomeriggio a Capoterra. In manette sono finiti Rossano Ruggeri, di 43 anni, e Ignazio Siddi, di 40, entrambi di Capoterra ma Ruggeri risulta residente a Prato. I militari del Nucleo operativo Radiomobile della Compagnia di Cagliari, i colleghi del Nucleo investigativo e della Stazione di Capoterra sono partiti proprio da Ruggeri per ricostruire la dinamica della rapina. Il 43enne, infatti, è stato protagonista della colluttazione con il farmacista, che è poi riuscito a sfilargli il passamontagna prima di ricevere dal malvivente un colpo in testa con il calcio della pistola. Dalle testimonianze e dalle immagini del sistema di videosorveglianza, i carabinieri sono così risaliti all’identità di Ruggeri. Anche l’auto utilizzata per la fuga, una Peugeot blu con targhe nascoste, era identica a quella di Ruggeri. Gli investigatori hanno effettuato perquisizioni a casa dei parenti del 43enne, rintracciando prima la vettura e poi lo stesso Ruggeri che si nascondeva a casa di una sorella a Cagliari, ignara di quanto era accaduto. Il complice è stato invece rintracciato a Capoterra nell’abitazione di alcuni parenti che hanno in qualche modo cercato di aiutarlo. Per questo in due saranno denunciati per favoreggiamento.
Ecco le foto di Roberto Pili della conferenza stampa.