Punteruolo rosso, invasione a macchia d’olio. A rischio 2.500 posti di lavoro

Invasione del Punteruolo rosso in Sardegna “dopo la mancata dormienza invernale di quest’anno dovuta alle temperature anomale. A rischio c’è tutta la flora naturale sarda e con essa oltre 2.500 posti di lavoro”.

L’allarme arriva da Coldiretti preoccupata per un’infestazione che dal 2007, anno della sua prima comparsa nell’Isola, al gennaio 2015, data in cui si sono fermate le ultime statistiche ufficiali, si è sparsa in oltre due terzi dei comuni sardi.

“Occorre intervenire immediatamente mettendo in campo soluzioni efficaci ed operative – è il messaggio di allarme che lancia il presidente di Coldiretti, Battista Cualbu -. Fino a questo momento le azioni di contrasto non sono state all’altezza. Forse si sta sottovalutando il problema perché ad oggi non esiste un sistema di controllo minimamente efficace. La lista dei comuni coinvolti continua ad allungarsi, mentre si continuano a disattendere le applicazioni delle ordinanze di tutela che l’autorità preposta continua ad emanare periodicamente”.

“Il rischio, sempre più concreto – secondo Vittorio Cadau presidente di Uecoop – è quello che l’infezione dell’insetto si trasferisca su specie secondarie, o peggio sulla flora naturale tipica del paesaggio sardo. Per questo occorre un serio piano di eradicazione che si basi sull’impiego di tutti i mezzi tecnici e le risorse. Purtroppo però rileviamo l’assenza di una strategia generale, scarse misure di coordinamento tra soggetti pubblici e soprattutto il mancato coinvolgimento dei privati”.

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