No all’ampliamento del porticciolo turistico di Calaverde a Pula. Lo ribadisce Legambiente in concomitanza con la conferenza di servizi convocata negli uffici dell’Assessorato Regionale degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica per esprimere il parere sul progetto “Riqualificazione, messa in sicurezza ed ampliamento del Porticciolo turistico di Calaverde”.
Le osservazioni degli ecologisti erano state presentate già dallo scorso febbraio. Uno dei punti chiave riguarda il pericolo, sottolinea Legambiente, che i lavori possano causare “una profonda e grave compromissione dal punto di vista paesaggistico e ambientale“. Nelle osservazioni gli ecologisti rilevano il “nuovo porto proposto è completamente sproporzionato rispetto a quello attuale”. E scendono nel dettaglio: “dalle planimetrie -spiegano – si rileva che si propone di costruire un nuovo porto dal momento che un porticciolo, come quello attuale, predisposto per barche mediamente di 7.50 metri, sarebbe potenziato come numero ma soprattutto come stazza dei natanti che andrebbero da 10 a 35 metri con una media di 20 metri. Inoltre dagli attuali 104 posti barca si passerebbe a 222 posti andando oltre il raddoppio della situazione attuale”.
E c’è un altro problema: “Il nuovo porto – si legge sempre nelle osservazioni – con la costruzione dei due nuovi moli modificherebbe il regime delle correnti marine e causerebbe la modificazione indiretti alle spiagge limitrofe, soprattutto alla spiaggia di Calaverde e a quella della SAIA che verrebbero occupate per un lungo tratto, ed un possibile insabbiamento del bacino di evoluzione interno”. Il risultato della pagella firmata dagli ecologisti è una “valutazione totalmente negativa della proposta”.