Protesta al Comune di Buggerru: “Via la sabbia dal porto, è impraticabile”

Stanchi di aspettare che le istituzioni intervengano per il dragaggio del porto, questa mattina a Buggerru davanti al Comune i pescatori, diportisti, amministratori e comuni cittadini tutti riuniti in un comitato spontaneo denominato “Per Buggerru un porto senza sabbia” sono passati ai fatti per protestare contro l’immobilismo dell’amministrazione comunale rea di aver trascurato il grave problema della presenza della sabbia nel porto reso quasi completamente impraticabile. Un cumulo di sabbia marina davanti all’ingresso e striscioni sulla facciata del Comune con scritte contro la sabbia nel porto è stata la clamorosa protesta.

Il Problema. “A causa di una errata progettazione con l’ingresso rivolto a libeccio, dice Gianmarco Cannas, capogruppo dell’opposizione in consiglio comunale di Buggerru, “il porto si è riempito di sabbia trasportata dalle correnti marine dominanti da quel versante. Il fenomeno si è creato nell’arco di quindici anni, durante i quali nulla è stato fatto, col risultato che oggi i pescatori e i diportisti hanno un porto con una ridotta profondità e la metà dei posti disponibili”.

Le soluzioni. Il Comune ha dapprima presentato al Ministero delle Infrastrutture, che lo ha rinviato al Ministero dell’Ambiente in quanto non competente, un progetto di prelievo e stoccaggio della sabbia nelle discariche autorizzate come rifiuto speciale. Il Ministero dell’Ambiente boccia il progetto perché economicamente troppo oneroso e di alto impatto ambientale. Il comitato “porto senza sabbia” presenta al Ministero dell’Ambiente una sua proposta di dragaggio del porto e riposizionamento della sabbia dal luogo di provenienza, ossia il mare e le spiagge limitrofe. Il Ministero risponde al Comitato dando parere favorevole alla proposta suffragata anche dalle analisi che dichiarano la compatibilità della sabbia dragata con quella del mare. “Lo scorso anno, denuncia Cannas, il porto è stato dragato, utilizzando parte dello stanziamento regionale, pari a 100 mila euro, per asportare le alghe che vi erano depositate che sono poi state depositate in una discarica mineraria attigua alla spiaggia, operazione illegale in quanto le alghe asportate dal mare diventano un rifiuto speciale e quindi trattate come tali”. “Lo scorso 5 settembre, dice l’assessore ai Lavori Pubblici Laura Cappelli, il Comune ha attivato una procedura d’urgenza con la convocazione della conferenza dei servizi presso il Ministero delle infrastrutture, prevista per il 15 ottobre, per la realizzazione di un canale di navigazione temporaneo al centro del porto. La sabbia di risulta verrà posizionata in due aree all’interno del porto stesso già compromesse dall’insabbiamento e mantenuta con barriere geo marine. Lo stanziamento della Regione di un milione e 600 mila euro, continua l’assessore, non sarebbe sufficiente al dragaggio totale del porto.

Le critiche. “Noi chiediamo solo che il porto ci venga restituito nelle condizioni originarie, dice Massimiliano Esposito portavoce del comitato, perché i pescatori non possono più utilizzare le loro barche per lavorare e perché i diportisti non possono usufruire di questo approdo, con evidenti danni economici per l’intera comunità di Buggerru”. Gli fa eco Enzo Piras, pescatore di professione: “ mi sono indebitato con la banca per acquistare la barca da pesca. Ora il mio ormeggio è pieno di sabbia. Ho dovuto fermare la barca e non lavorando non ho potuto pagare il mutuo. Ora la banca mi ha pignorato la barca. Sono rovinato”. Gianmarco Cannas : “La strada seguita da questa amministrazione, e da questo sindaco in carica da ben 7 anni, è stata la più tortuosa. Le analisi e il parere del Ministero dell’Ambiente dicono che la sabbia, circa 100 mila metri cubi, può essere prelevata e scaricata nuovamente in mare aperto o nelle spiagge vicine. Verrebbe da pensare che di questa sabbia forse se ne voleva fare un altro utilizzo. I soldi non bastano? Intanto si faccia quello che si può fare”.

La manifestazione si chiude con gli operai comunali che rimuovono la sabbia dall’ingresso del comune che andranno poi a scaricare nell’arenile della spiaggia adiacente al porto.

Carlo Martinelli

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share