È in prognosi riservata (e non in via di miglioramento come preannunciato precedentemente) il bambino sassarese di dieci anni ferito sabato pomeriggio a Siligo dall’esplosione di un petardo che aveva raccolto a bordo campo, al termine della gara di calcio tra la squadra locale, nelle cui file esordiva il fratello, e il Pozzomaggiore. Dopo l’intervento per la riduzione di un ematoma alla testa avvenuto ieri sera a Sassari, nella notte il bambino è stato trasportato a Cagliari, per essere operato alla mano lesionata nell’incidente. Dall’ospedale Marino i medici non si sbilanciano. Le condizioni del piccolo sarebbero stazionarie, ma servirà ancora del tempo perché i medici possano valutare meglio il da farsi. La sua prognosi resta riservata e continua a essere ricoverato in coma indotto farmacologicamente nel reparto di Rianimazione.
Intanto i carabinieri della compagnia di Bonorva (Sassari) stanno ascoltando numerose persone che sabato pomeriggio si trovavano nel campo di calcio di Siligo quando è esploso il petardo. Il piccolo aveva appena finito di assistere alla partita tra la squadra locale, nelle cui file esordiva il fratello, e il Pozzomaggiore. L’anticipo della prima giornata del campionato di Prima categoria doveva essere una festa, con tanto di cerimonia per l’intitolazione del campo ad Angelo Fadda, bandiera calcistica locale. Dopo il match il bambino ha raccolto da terra un petardo e si è diretto verso il padre. Mentre lo teneva in mano, il petardo è esploso, procurandogli gravi lesioni alla testa e alla mano. Ma sulla dinamica e su tutti gli altri aspetti si indaga ancora.
