Processo Lirico, la difesa chiede assoluzione di Zedda. Alle 16,30 la sentenza

È attesa per le 16,30 la sentenza del processo Zedda, nella quale il sindaco di Cagliari è accusato di abuso d’ufficio per la nomina della Crivellenti al Lirico.

“La difesa chiede l’assoluzione di Massimo Zedda perché il fatto non sussiste”. Erano le 14,55, nel tribunale di Cagliari, quando Fabio Pili, legale difensore del sindaco insieme a Giuseppe Macciotta, ha concluso la propria replica nel processo che vede imputato il primo cittadino del capoluogo con l’accusa di abuso d’ufficio. Per le 16,30 il giudice Claudio Gatti, presidente della prima sezione penale, ha annunciato la sentenza.

È durata poco meno di due ore l’arringa dell’avvocato Pili che, pezzo per pezzo, ha smontato l’impianto accusatorio del pm Giangiacomo Pilia, “un’istruttoria – ha detto il legale di Zedda –   fondata sulla totale infondatezza dei capi d’imputazione. Il sindaco di Cagliari, in qualità di presidente della Fondazione, non ha commesso alcun dolo intenzionale né un danno ingiusto, presupposti indispensabili perché sussista l’abuso d’ufficio (articolo 323 del Codice penale)”. Pilia, questa mattina, ha chiesto per Zedda la condanna a un anno e sei mesi.

Pili,  nella sua replica, ha ripercorso tutte le tappe della nomina della Crivellenti e ha ricordato decine di verbali e documenti consegnati agli atti. “Carte che, a differenza di quanto sostenuto dal pm, dimostrano come il sindaco, attraverso la nomina della sovrintendente, avesse il solo obiettivo di risanare i conti della Fondazione. E ciò affermando un metodo di gestione ben diverso rispetto a quello di chi, con un provvedimento giudiziario, ha provato a farlo fuori”, è stato soprattutto il riferimento a Gualtiero Cualbu, l’imprenditore componente del Cda che presentò l’esposto da cui è partita l’indagine sul Lirico.

Al termine dell’arringa, il giudice Gatti si è subito riunito in camera di consiglio, annunciando la sentenza per le 16,30. L’esito del processo è molto atteso in città (ma non solo): in caso di assoluzione Zedda può buttarsi a capofitto nella campagna elettorale per le Amministrative di maggio. Una sua condanna gli impedirebbe invece di candidarsi, per via della legge Severino. Il sindaco sarà presente in tribunale, dove anche oggi ha assistito all’intera udienza, seduto accanto si suoi legali.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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