Oristano senza acqua da 12 giorni, ancora autobotti

Ancora emergenza idrica a Oristano e nelle frazioni di Massama e di Nuraxinieddu. A 12 giorni dalla ordinanza con la quale il sindaco Guido Tendas aveva vietato l’uso per scopi potabili e alimentari dell’acqua erogata dalle condotte di Abbanoa circa 30 mila abitanti devono arrangiarsi con l’acqua minerale acquistata nei supermercati o attingendo, nelle poche ore disponibili, alle autobotti della Protezione civile allertata dall’Amministrazione comunale. In realtà ci avrebbe dovuto pensare Abbanoa, come ha sottolineato ieri la Asl 5 in una nota, ma le sue autobotti sono fuori uso e gli oristanesi si sono dovuti arrangiare a spese proprie.

Ad oggi non si hanno notizie di eventuali interventi disposti da Abbanoa per accelerare il ritorno alla normalità e la speranza è che gli esiti delle analisi sui campioni prelevati dalla Asl 5, fra ieri e oggi, arrivino in tempi brevi e soprattutto che siano positivi. La non potabilità dell’acqua era stata attribuita da Abbanoa alle abbondanti piogge cadute sui monti di Santulussurgiu dove ci sono le fonti che alimentano la condotta di Oristano e delle frazioni. Si è parlato di alte percentuali di ferro e di alluminio e anche di una carica batterica superiore alla norma, dati di analisi che non sono stati, però, resi noti ai cittadini.

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