A Oristano, poco fuori dal palazzo di Giustizia, in attesa di essere chiamati come testimoni in una causa civile volano pugni e colpi di borsetta tra parenti. La notizia si legge nelle pagine de L’Unione sarda oggi in edicola. A farne le spese in modo più pesante è stato Silvestro Sercis, 63 anni, finito al Pronto soccorso per un trauma cranico. Prima, secondo la ricostruzione e la sua testimonianza, ha ricevuto un colpo di borsetta ben assestato poi, un pugno in faccia. Niente ha fermato la fazione avversaria: nemmeno il fatto che l’uomo avesse la nipotina di pochi mesi in braccio. Al centro della contesa giudiziaria (e della rissa) un appartamento in un paese della provincia, Silì: era stato ceduto dal nonno, Michele Arbau, 88 anni (il suocero del ferito) e finito nelle mani del nipote Mauro Serci (figlio del ferito) con una clausola di usufrutto che a un certo punto l’anziano ha voluto esercitare. Ma la casa, rilevata da Sercis padre, era già stata restaurata e utilizzata, appunto, dal nipote che non intendeva più andar via. Da qui la causa, la spaccatura nella famiglia fino ai pugni. Tutto è finito con l’intervento dei carabinieri e del 118.
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