Il padre, il fratello e un familiare di Alessandro Picci, il 47enne ucciso per errore con una pistolettata in bocca nel quartiere di Is Mirrionis a Cagliari, sono stati denunciati per minacce, danneggiamento e porto di oggetti per offendere. Dopo il delitto si sono presentati sotto casa di Martin Aru e del padre Massimiliano – da oggi in carcere entrambi, il primo per omicidio volontario, il secondo per concorso nel delitto – per regolare i conti armati di mazze, coltelli e un tirapugni. Massimiliano Aru è stato aggredito ma è riuscito a fuggire: così i tre, un 70enne, un 40enne e un 46enne, hanno riversato tutta la loro rabbia sull’auto della famiglia Aru. Sul posto sono arrivati i carabinieri e la polizia che li hanno bloccati e denunciati, sequestrando tutte le armi in loro possesso.