Omicidio Monni, il Nucleo Cinofili di Bologna cerca il corpo di Stefano Masala

Sono riprese stamattina all’alba nelle campagne di Nule, in provincia di Sassari, le ricerche del corpo di Stefano Masala, il 29enne del paese scomparso il 7 maggio 2015, il giorno prima dell’omicidio dello studente di 19 anni di Orune (Nuoro), Gianluca Monni, ucciso la mattina dell’8 maggio mentre attendeva il bus per la scuola. Due circostanze che gli inquirenti hanno ritenuto da subito legate tra loro: Masala sarebbe stato attirato con una trappola e poi ucciso dai due presunti responsabili dei delitti – Pietro Paolo Pinna, 18 anni di Nule, e il cugino Alberto Cubeddu, 21 anni di Ozieri (Sassari) – perché serviva la sua auto per andare a Orune a uccidere Monni e poi per far ricadere su Masala le colpe.

Stamattina sono tornati in campo i due cani molecolari del Nucleo Cinofili di Bologna, accompagnati nella perlustrazione dai carabinieri della Compagnia di Bono e dai Cacciatori di Sardegna, nel tentativo di restituire la speranza alla famiglia di Masala di poter dare una sepoltura al loro caro. Oggi il padre del 29enne scomparso, Marco Masala, lancia un nuovo appello dalle pagine della Nuova Sardegna: “Noi siamo convinti che riusciremo a trovare Stefano – dice l’uomo – ma è fondamentale che uno dei responsabili del delitto parli e ci dica dove è il corpo. Solo così avrà la possibilità di evitare la condanna all’ergastolo”.

Le ricerche coordinate dalla Procura di Nuoro e da quella dei minori di Sassari, proseguiranno nei prossimi giorni fino a che non saranno battute tutte le zone al confine tra la provincia di Nuoro e Sassari. Le battute per il ritrovamento del corpo di Masala erano iniziate subito dopo la sua scomparsa e sono proseguite a più riprese nei mesi successivi, ma purtroppo senza alcun risultato. La svolta alle indagini è arrivata nel maggio scorso quando Pinna e Cubeddu sono stati arrestati con la pesante accusa di duplice omicidio. Due delitti maturati per vendicare un’offesa subita da Pinna, minorenne all’epoca dei fatti, in una sala da ballo a Orune durante una festa nel dicembre 2014.

Scarcerato Zappareddu, accusato di detenzione di armi ma estraneo ai delitti

Il tribunale del Riesame di Sassari, accogliendo la richiesta dell’avvocato Mattia Doneddu, ha disposto l’immediata scarcerazione di Antonio Zappareddu, 25 anni di Pattada (Sassari), arrestato nell’ambito dell’inchiesta per gli omicidi del 19enne di Orune (Nuoro), Gianluca Monni, e del 28enne di Nule (Sassari) Stefano Masala, avvenuti tra il 7 e l’8 maggio 2015. Zappareddu, accusato di porto e detenzione di armi ma estraneo ai due delitti, era stato arrestato una prima volta nel maggio scorso insieme ai due presunti responsabili dei delitti, Pietro Paolo Pinna, 18 anni di Nule, e Alberto Cubeddu, 21 anni di Ozieri (Sassari). Scarcerato un mese fa, sempre dal tribunale del Riesame per un vizio formale, era stato nuovamente arrestato su ordine della Procura di Nuoro. Oggi il giovane è tornato in libertà.

 

(Foto Ansa/Massimo Locci)

 

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