E’ stata fissata per l’11 novembre la sentenza della Corte di Cassazione nei confronti di Pierpaolo Contu, il giovane condannato in primo e in secondo grado come esecutore materiale del delitto di Dina Dore.
“Chiederemo l’annullamento dell’ultima sentenza – ha detto il suo legale, Gianluigi Mastio -. Ho presentato il ricorso in Cassazione nella convinzione di poter spendere buone ragioni in difesa del mio assistito. Non faccio previsioni, spero solo che i giudici romani accolgano queste ragioni”.
Quello in Cassazione sarà l’ultimo verdetto per Contu, minorenne all’epoca dei fatti, condannato a 16 anni di reclusione dal tribunale dei minori di Sassari, pena poi confermata in secondo grado.
Il verdetto che arriverà a quasi un anno dalla sentenza d’appello, pronunciata nel dicembre 2014. Secondo i giudici Contu, che ha sempre sostenuto di essere innocente, il 26 marzo 2008 avrebbe ucciso la donna su mandato del marito, il dentista Francesco Rocca, condannato all’ergastolo nell’aprile scorso dal tribunale di Nuoro.