Olbia, Giovannelli all’attacco: “Durante l’alluvione Alghero ci ha scippato il rally”

Alghero durante l’alluvione si è presa il rally, l’accelerazione è avvenuta in quel periodo. Ma il rally deve restare ad Olbia”. Uno scippo, un vero e proprio atto di sciacallaggio. Parole di Gianni Giovannelli, sindaco di Olbia. Il contendere è sulla tappa del rally mondiale, che si svolge in Italia, specificamente in Sardegna. Il “Rally d’Italia-Sardegna” da molti anni accende i motori in Gallura, con base logistica ad Olbia. Quest’anno la scoperta della marcia indietro. L’Aci, Automobile Club d’Italia, avrebbe deciso lo spostamento ad Alghero. Il centro catalano non gradirà l’uscita di Giovannelli. Che d’altronde pare essersi accorto dello scippo a cose fatte, dal momento che da mesi Alghero già lavora alla logistica. A fare da battistrada della protesta gli albergatori di Olbia, che dal rally avevano un bel guadagno ospitando i team con centinaia di persone al seguito.

Il ruolo di Cappellacci: il governatore uscente in mezzo al guado rischia di perdere voti nel nord Sardegna

Chi se la passa peggio, a conti fatti, è Ugo Cappellacci. Il governatore uscente entra nella vicenda perché tra i finanziatori della tappa mondiale del rally c’è la Regione, attraverso Sardegna Promozione, il cui presidente è quel Mariano Mariani che in Gallura conoscono bene: fu commissario straordinario dopo la caduta della giunta Nizzi e non se ne conservano buoni ricordi. Davanti alla rivolta gallurese, Cappellacci ha garantito che se la Regione mette i soldi, la tappa del mondiale di rally si svolgerà in Gallura. Questo nonostante si vociferi di un patto di ferro tra lo stesso Cappellacci e il sassarese Gavino Sini, il potente (elettoralmente) presidente della Camera di Commercio del Nord Sardegna e candidato con Forza Italia. Ora Cappellacci viene invitato ad intervenire: ma in qualunque modo questa vicenda si concluda, Cappellacci dovrà scontentare qualcuno. E tutto questo rischia di fargli perdere voti in piena campagna elettorale.

I team del rally si incontrano domani a Montecarlo: ultima occasione per Olbia.

Questa mattina Giovannelli ha incontrato, con i sindaci del territorio (Monti, Loiri Porto San Paolo, Golfo Aranci, Berchidda), l’amministratore delegato di Aci Sport, Marco Rogano e Antonio Turitto, organizzatore della tappa sarda del rally mondiale. Domani dovrebbe svolgersi a Montecarlo un incontro tra i principali team rally, con in testa la Red Bull e in quella sede Olbia conta di giocare le sue carte. “Ci è stata posta la necessità di avere almeno 150 mila persone presenti all’evento – ha detto Giovannelli – e il presidente dellAci, Sticchi Damiani, si era lamentato dello scarso afflusso di pubblico nelle edizioni scorse”. A supporto sono state lette delle e-mail che sarebbero state inviate dalla squadre ad un fantomatico personaggio interessato all’organizzazione del rally, le quali avrebbero confermato – a detta di Giovannelli – la volontà dei team di restare a Olbia. Missive molto (forse troppo) simili a quelle fatte circolare nei giorni scorsi da un noto albergo di Olbia e sulla cui genuinità è lecito nutrire dubbi.

Olbia rifiuta la sfilata di auto d’epoca, ma si spera nella retromarcia della Regione

L’ultima speranza – nonostante l’Aci nazionale per bocca di Sticchi Damiani abbia già assegnato la tappa ad Alghero – è nella frase di Rogano pronunciata durante la riunione di oggi in Comune ad Olbia: “Non c’è ancora una parola fine, il sigillo ad Alghero non è stato ancora messo”. Comunque Olbia ha rifiutato il premio di consolazione: una sfilata d’auto d’epoca in città. “Abbiamo rifiutato, non se ne parla” ha detto Giovannelli che è stato colto come minimo di sorpresa dalla retromarcia e ora sembra voler chiudere il recinto a buoi già in fuga. “Alghero ci ha scippato il rally durante l’alluvione”. Una frase che risuona prepotente, ma che aspetta la replica dalla Riviera del Corallo e tace di qualche responsabilità politica che appare evidente.

Giandomenico Mele

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