Alberto Boi, 52 anni, notissimo ristoratore sardo di origine cagliaritane, proprietario di diversi locali a Roma, è stato trovato impiccato a un albero nella sua abitazione in zona Due Ponti – Flaminia Nuova, nella Capitale.
Il corpo è stato trovato da un amico nel primo pomeriggio di oggi. Secondo i primi rilievi, non risultano segni di violenza.
Gli inquirenti, che sembrano propendere per l’ipotesi suicidio, hanno già sentito i familiari e alcuni dipendenti dei ristoranti di Boi, tra i quali il “Gallura”, “Al Poetto” e “Costa Rei”, a Roma. Secondo le prime testimonianze l’uomo non soffriva di depressione e non aveva problemi economici.
Secondo quando riferito da alcuni testimoni, l’uomo attraversava un periodo difficile perché stava avviando le pratiche per la separazione dalla moglie.
Senza parole alcuni dei ristoratori cagliaritani che lo conoscevano per fama. Roberto Petza, chef di “S’Apposentu di casa Puddu”, a Siddi, non lo conosceva personalmente ma non ha dubbi nel dichiarare che Boi era tra i più bravi. “Ci incontrammo una sola volta, molti anni fa, ma nel nostro giro era uno molto apprezzato. Tra i ristoratori sbarcati in continente, sicuramente il più quotato”.
Anche Pina Deidda, moglie di Gianluigi Deidda, de “Il Corsaro” di Cagliari è rimasta molto colpita dalla notizia: “Uno nostro dipendente, Daniele Atzeri, lo seguì a Roma diventando il direttore del Gallura, il suo uomo di fiducia. E’ una notizia che mi rattrista molto”.
