Nasce la Fondazione Mont’e Prama: a Cabras il ministro Franceschini

Divulgazione, promozione, valorizzazione, conoscenza, protezione e recupero: sono questi gli obiettivi alla base dell’accordo firmato questa mattina a Cabras, cittadina tra gli stagni del Sinis nell’Oristanese, tra il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, il presidente della Regione Francesco Pigliaru e sindaco di Cabras Cristiano Carrus. Un accordo che completa il piano di interventi attorno al prezioso patrimonio di Mont’e Prama, la collinetta dove 40 anni fa vennero ritrovate le grandi sculture nuragiche uniche in tutto il Mediterraneo. Non solo i Giganti ma i monumenti dell’intera “Terra di M0nt’e Prama”, nel Sinis: il patto tra Ministero, Regione e Comune riguarderà anche l’area archeologica di Tharros, la Torre di San Giovanni, l’ipogeo di San Salvatore, il tempio fenicio di Capo San Marco, la necropoli di San Giovanni e dello Spiaggione, i resti dell’Acquedotto romano e il nuraghe Baboe Crabitza.

“Nel futuro dei Giganti di Mont’e Prama c’è un grande successo mondiale”, ha scritto oggi il ministro Franceschini nel registro dei visitatori del museo civico ‘Giovanni Marongiu’ dopo la firma sul documento.

L’accordo da il via alla costituzione di una Fondazione che gestirà il rinnovato museo di Cabras dove già sono esposte sei delle sculture di M0nt’e Prama, mentre le altre si trovano a Cagliari, nel Museo Archeologico. Alla Fondazione, che riunirà soggetti pubblici e privati, saranno affidate l’elaborazione e l’attuazione di un piano strategico di sviluppo turistico-culturale e di valorizzazione, anche paesaggistica, del territorio. Dovrà garantire, inoltre, l’impiego di persone qualificate anche in collaborazione con Università, centri di ricerca e restauro nazionali e internazionali. Il prossimo passo sarà il trasferimento delle sculture nuragiche attualmente custodite a Cagliari nel museo di Cabras: solo tre resteranno nel capoluogo come espressione dell’arte nuragica insieme a bronzetti e altri manufatti, mentre il complesso scultoreo sarà finalmente riunito in uno spazio unico gestito dalla Fondazione. Una nuova ala del Museo, assicura il sindaco di Cabras, sarà pronta entro la fine dell’anno, mentre per terminare tutto il progetto, a cui ha lavorato anche l’artista e stilista algherese Antonio Marras, ci vorranno circa due anni e mezzo.

L’accordo firmato oggi è un nuovo, prezioso tassello per la valorizzazione del complesso di M0nt’e Prama: nel 2011 era stato firmato un protocollo di intesa tra Ministero, Regione, Soprintendenza ai beni archeologici e Comune, mentre dell’ottobre 2014 è la firma dell’Accordo di Programma Quadro rinforzato tra Ministero dei beni culturali, Regione e Ministero per lo Sviluppo economico per i primi progetti di comunicazione e valorizzazione, che hanno portato nel Sinis tre milioni di euro. Pochi mesi fa, inoltre, la Regione ha affidato per tre anni a una associazione temporanea di imprese il piano di comunicazione e marketing sulle statue nuragiche di Cabras con l’obiettivo di usare i media tradizionali e quelli più innovativi e raggiungere persone diverse in tutto il mondo.

Con il nuovo accordo la promozione dell’archeologia verrà studiata insieme a quella del patrimonio ambientale, agrario, storico e antropologico del Sinis: un sistema integrato, che dovrà tenere presente il contesto culturale dell’intero territorio con i suoi saperi e le sue risorse.

Francesca Mulas

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