Moviementu, ultimatum alla Regione sui fondi per il cinema: “Risposte certe o pronti ad azioni legali”

“Non siamo qui per mendicare denaro: vogliamo solo che i soldi già stanziati per il cinema in Sardegna  vengano spesi”. A parlare è Paolo Zucca, regista del film pluripremiato ‘L’arbitro’, ma la sua voce è solo una delle tante di un coro formato da produttori, operatori, registi, sceneggiatori e studiosi che questa mattina hanno risposto all’appello della rete Moviementu e si sono dati appuntamento a Cagliari, in viale Trieste, davanti al palazzo che ospita l’assessorato regionale alla Cultura.

Zucca ha firmato una lettera indirizzata all’assessore Claudia Firino, al presidente della Regione Francesco Pigliaru, al direttore generale dell’assessorato Antonina Scanu, al presidente della Sardegna Film Commission Antonello Grimaldi: accanto alla sua ci sono altre 180 firme tra cui Enrico Pau, Bonifacio Angius, Marcantonio Pani, Enrico Pitzianti, Giovanni Columbu, Salvatore Mereu, Gianfranco Cabiddu, Peter Marcias, Filippo Martinez, Iacopo Cullin e altri professionisti del cinema sardo.

“In Sardegna esiste già una legge sul cinema, la numero 15 del 2006 che prevede di assegnare contributi per le produzioni nell’isola – spiega Zucca – Negli ultimi due anni non sono stati pubblicati i bandi che avrebbero permesso di spendere i soldi di questa legge nonostante siano già disponibili: quasi un milione per il 2014 e 3,435 milioni per il 2015 rischiano di sparire se non saranno messi a bando con la massima urgenza”.

Dure le parole di Salvatore Mereu, regista di pellicole che hanno varcato il Tirreno come ‘Ballo a Tre Passi’, ‘Sonetaula’, ‘Bellas Mariposas’: “Sembra che la giunta attuale riversi sul cinema lo stesso interesse di un pigmeo per lo sbarco sulla luna: è inammissibile che queste risorse non vengano rese disponibili e che anzi siano dirottate verso la Sardegna Film Commission a disposizione di chicchessia mentre il resto delle produzioni sarde sono trascurate. Chiediamo dunque che il denaro per il cinema in Sardegna sia distribuito secondo le ripartizioni previste dalla legge, cioè l’80% sulla produzione, il resto alla Sardegna Film Commission: negli ultimi anni questa divisione non è stata rispettata”.

“Mi chiedo che dignità abbia il nostro lavoro – prosegue Enrico Pau, autore di ‘Pesi leggeri’ e ‘Jimmy della Collina’ – se il cinema in Sardegna sia considerata importante come le altre realtà lavorative nell’isola o se invece non sia degno di attenzione”. Stessi dubbi per Giovanni Columbu: “Ho l’impressione che il cinema in Sardegna sia visto come qualcosa di non necessario e che i funzionari e politici non facciano il loro dovere con la stessa solerzia di quando controllano la regolarità delle procedure e delle spese. I bandi per i contributi al cinema sono già pronti, sarebbe bastato prendere a modello quelli degli anni passati, non era difficile”. Tra i firmatari della lettera indirizzata a Claudia Firino c’è anche il sassarese Bonifacio Angius, 33 anni, il suo ‘Perfidia’ ha vinto il premio della giuria per i giovani al festival di Locarno: “Vogliono distruggere una delle poche realtà positive che stanno crescendo in Sardegna – ha sottolineato – non è solo una questione lavorativa ed economica ma anche culturale. Il cinema sardo è un fenomeno eccezionale per qualità e ricchezza ed è gravissimo che oggi non riceva attenzione e sostegno”.

I registi Bonifacio Angius, Salvatore Mereu e Marco Antonio Pani
I registi Bonifacio Angius, Salvatore Mereu e Marco Antonio Pani

E a proposito di economia, il documento consegnato in Regione ricorda che l’indotto del cinema “Non è fatto solo di professionisti del settore ma anche di associazioni, aziende, alberghi, ristoranti, imprese di ogni genere: il cinema è capace di generare una reale ricchezza sul territorio”.

Ultimatum per l’assessore regionale alla Cultura e il suo direttore generale, registi e professionisti sono pronti alla battaglia: “Se non arriveranno entro giugno risposte certe e immediate sulla destinazione dei finanziamenti messi in bilancio con la Finanziaria 2015 – si legge nella lettera – si riterrà l’assessorato responsabile di una grave omissione che danneggia la Sardegna, il cinema e un intero settore produttivo. Non si esiterà a porre in essere tutte le azioni, politiche e legali, finalizzate al rispetto della legge e alla sua applicazione, ritenendo personalmente responsabili di una eventuale omissione e dei danni conseguenti lei stessa, assessore Claudia Firino, e il suo direttore generale”.

Francesca Mulas

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share