“I sindaci sono sotto attacco e si sentono soli nel loro operare, l’escalation di intimidazioni nei loro confronti non possono lasciarci indifferenti e Giunta e Consiglio regionale devono intervenire, spetta a noi fare di più e pretendere di più dal Governo centrale”. Così il presidente del Consiglio regionale sardo, Gianfranco Ganau, che si dice “particolarmente preoccupato dal susseguirsi nelle ultime settimane di atti intimidatori nei confronti degli amministratori pubblici”. “Dobbiamo richiedere con forza – aggiunge il presidente – maggiori interventi di prevenzione e controllo sul territorio e affidarci al miglioramento delle capacità di intelligence per provare ad individuare e punire i colpevoli. Ai sindaci di Cabras e di Bitti esprimo la mia personale solidarietà e il massimo sostegno da parte del Parlamento sardo”.
Sardigna Natzione Indipendentzia esprime “la più ferma solidarietà al sindaco Peppe Ciccolini, al vicesindaco Peppe Pala, al consigliere Peppe Buffoni e al capo ufficio tecnico Ing. Emanuele Argiolas, per le intimidazioni ricevute tramite inaccettabili scritte sui muri del paese”. Sni ritiene che “mentre l’opposizione politica, sia un aspetto indispensabile della democrazia, le minacce e le intimidazioni siano la negazione della democrazia, sintomo di impotenza e di mancanza di cultura politica da parte di chi mediante esse di nascosto si esprime”.
“Le minacce e gli attentati agli amministratori locali in Sardegna rappresentano una vera e propria piaga della quale è necessario liberarsi al più presto”. Così il deputato di Forza Italia, Pietro Pittalis, in merito agli ultimi episodi ai danni del sindaco di Monserrato, Tomaso Locci, di Cabras, Cristiano Carrus e di Bitti, Giuseppe Ciccolini. “A loro va la nostra più convinta solidarietà e vicinanza e la richiesta di non arrendersi – aggiunge – questi atti sono lo specchio dell’impotenza delle forze dell’ordine di fronte a questa delinquenza mai debellata, nonostante le promesse di maggiori risorse economiche e di personale per il presidio dei territori da parte dei ministri dell’Interno, Alfano e Minniti che, succedutisi al Dicastero dell’Interno, non sono riusciti ad andare al di là delle semplici espressioni d’intenti”. “Anche per questo . conclude – urge la formazione di un Governo di centrodestra che sappia affrontare questa grave questione e porvi rimedio”.
