Miasmi Molentargius, vigili al lavoro: incendio quasi estinto

Ancora qualche giorno e i Vigili del fuoco, con la ditta incaricata dall’Ente Parco di Molentargius, concluderanno i lavori per lo spargimento dell’argilla che sta soffocando il rogo sotterraneo all’interno del parco, sul versante di Quartu Sant’Elena. Rogo che nei giorni scorsi ha esalato fumi ritenuti nocivi, tanto da far chiudere tre scuole e far vietare l’apertura di porte e finestre nelle abitazioni vicine. Le squadre dei pompieri, sotto la guida dell’ispettore Marco Cocco, anche stamattina erano sul posto. “Abbiamo perimetrato l’area – ha spiegato Cocco – che ha un’estensione di settemila metri quadrati, secondo i dati che abbiamo ricavato con il Gps. Già da ieri abbiamo impostato l’intervento come se ci siano sostanze tossiche, anche se non è detto che ci siano. In questa fase, l’estinzione è quasi completata, mancano pochi metri”. Nel frattempo è continuo l’andirivieni dei mezzi pesanti che stanno portando terra e argilla per ricoprire l’area interessata dall’incendio nel sottosuolo con uno strato di almeno 30-40 centimetri per togliere l’ossigeno e spegnere il rogo. Le esalazioni e i miasmi sono quasi del tutto spariti dal centro abitato, mentre si continuano a sentire solo nella zone dell’intervento, dove gli operatori dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Cagliari stanno lavorando con i mezzi speciali e il modulo di comando AF-Ucl. Mentre si attendono le prime analisi dell’aria da parte dell’Arpas, che ieri ha sistemato una centralina mobile all’interno del cortile della scuola di via Turati, è riunito il centro operativo comunale (Coc), presieduto dal sindaco di Quartu, Stefano Delunas.

L’emergenza ambientale nel Parco di Molentargius arriva in Parlamento, con un’interrogazione presentata dalla deputata M5S Emanuela Corda che sollecita il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. “Sono diversi giorni che la città è avvolta da nubi di fumo nocive generate dall’autocombustione di rifiuti tossici e sostanze di varia natura ritrovati nel sottosuolo dello stagno di Molentargius – afferma la parlamentare dei Cinque stelle – Con l’interrogazione sono stati richiesti al ministro preposto interventi di bonifica del territorio per salvaguardare la salute dei cittadini dalle esalazioni nocive e l’avvio di opportune procedure per accertare le responsabilità di tale disastroso inquinamento dell’area di Molentargius, zona umida d’importanza internazionale, parco naturale regionale tra i più importanti d’Europa, adibita a discarica di veleni”.

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