Stamani alle 10 si svolgerà l’interrogatorio di garanzia di Graziano Mesina. Sarà il Gip di Nuoro, Mauro Pusceddu, su delega del giudice Carlo Altieri di Cagliari – l’inchiesta è coordinata dalla Dda del capoluogo sardo -, a raccogliere le prime dichiarazioni di Grazianeddu.
Ma è molto probabile che il re del Supramonte si avvalga della falcoltà di non rispondere, almeno in questa prima fase di indagini preliminari. Al suo fianco ci sarà il difensore ‘storico’, Giannino Guiso.
Mesina è stato arrestato ieri dai carabinieri del comando provinciale di Nuoro per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, estorsioni, furti e rapine. Gli inquirenti gli contestano il ruolo di capo banda all’interno di una vasta organizzazione – 25 le misure cautelari eseguite – che si approvvigionava di eroina, cocaina, hascisc, marijuana e ecstasy in Lombardia e Calabria – tra i fornitori anche un albanese – per poi rivendere i carichi in tutta la Sardegna.
Un traffico che durava almeno da 5 anni. Ma non solo. Dalle intercettazioni risulta che la banda stava preparando anche il sequestro di un facoltoso imprenditore oristanese, Luigi Russo, la cui famiglia è imparentata con quella di Floriana Bifulco, la ragazza oristanese rapita nel marzo 1992 e che riuscì a fuggire dopo un giorno e mezzo di prigionia. Mesina avrebbe indicato l’obiettivo ed effettuato due dettagliati sopralluoghi all’abitazione di Russo.