Sono necessari circa 60 milioni di euro in 6 anni per dare gambe al Piano regionale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dall’amianto che stima la quantità di materiale da rimuovere in circa 500.000 metri cubi. Lo ha deciso la Giunta con una delibera approvata ieri insieme ad un’altro provvedimento che stanzia 850 mila euro per la bonifica dell’amianto dagli arenili di Iglesias (100.000), Oristano (300.000), Carloforte (10.000), Santa Giusta (357.500), Cagliari (55.000), Arborea (25.000) e Calasetta (2.500). In Sardegna, su 1.341 edifici pubblici o aperti al pubblico censiti, l’82% ha ancora la presenza di materiali con amianto. Gli impianti industriali attivi e dismessi contano 688 siti censiti, di cui l’88% con amianto. Secondo l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, “il piano costituisce un traguardo importante per la protezione della salute dei cittadini e per la tutela dell’ambiente e rappresenta uno strumento fondamentale per affrontare in maniera organica la difficile sfida della decontaminazione e bonifica dall’amianto”. Il Piano fa riferimento a diverse tecniche di bonifica, tra le quali la rimozione dei materiali con amianto con successivo smaltimento in discarica o avvio agli impianti di trattamento, l’incapsulamento e il confinamento dei materiali. Il Piano sarà sottoposto a procedura di Valutazione Ambientale Strategica (Vas), con il coinvolgimento delle amministrazioni locali e di tutti i soggetti direttamente interessati. A tal fine viene reso pubblico il Rapporto Ambientale che sarà oggetto delle consultazioni e il processo di approvazione si concluderà solo dopo aver acquisito il parere motivato nell’ambito della procedura di Vas.
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