L’Emiro progetta lo stazzo di Bill gates

Avete presente Bill Gates o Carlos Slim a poche centinaia di metri dal pastore sardo Ziu Barore? Un multimilionario che abbandona il suo yacht al largo di Porto Cervo per soggiornare in campagna, seppur tra tutti i lussi possibili e immaginabili? L’ambiente non ha prezzo. E così la dinastia del Qatar potrebbe inaugurare il sistema più “democratico” delle vacanze per i Paperoni di mezzo mondo.

Nasce così l’idea dei 45 stazzi per i 45 uomini più ricchi del mondo. Nei piani dei nuovi proprietari della Costa Smeralda, il fondo arabo del Qatar, c’è un progetto a suo modo rivoluzionario nel turismo globale: recuperare e ampliare i vecchi stazzi abbandonati nella campagna gallurese, per farli diventare le dimore dei futuri ospiti del paradiso delle vacanze. Siccome la dinastia degli Al Thani ama fare le cose in grande, non parliamo di semplici ricconi dal portafoglio rigonfio, ma proprio degli uomini più ricchi al mondo: come il 72enne messicano Carlos Slim Helù, con un patrimonio vicino ai 70 miliardi di dollari; oppure Bill Gates con più di 61 miliardi di patrimonio grazie alla sua Microsoft o l’europeo Amancio Ortega, fondatore della casa di abbigliamento Zara.

I dettagli del progetto ancora in embrione verranno discussi nel prossimo incontro con gli amministratori sardi previsto a marzo. Quando il presidente della Regione sarda, Ugo Cappellacci, i due sindaci di Olbia e Arzachena Gianni Giovannelli e Alberto Ragnedda, i Comuni nel cui territorio ricade la famosa Costa Smeralda e una delegazione di politici della Regione partiranno per Doha, la capitale del Qatar. Sarà il secondo vertice dopo quello del novembre scorso per entrare nel vivo del grande progetto da un miliardo di dollari che darà un nuovo volto e un futuro al paradiso sardo ei Vip.

Giovannelli incontra il progettista degli arabi: un albergo Harrods e uno per giovani

Intanto ieri il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, ha incontrato il progettista degli Al Thani, che ha anticipato qualche linea dei progetti edilizi. Uno dei 4 nuovi alberghi previsti nei progetti del fondo qatariota sarà con il prestigioso marchio Harrods, mentre un altro avrà un target rivolto verso un turismo prettamente giovanile. “Sono contento soprattutto delle garanzie sull’uso di materiali sardi – rivela il sindaco di Olbia – come il granito. Gli arabi hanno una forte attenzione per i prodotti locali”.

Un progetto che prevede interventi di lusso sì, ma ecosostenibili, almeno stando a quanto ha riferito dal presidente della Regione Cappellacci rientrando dal recente vertice di Doha. Un polo d’attrazione per il turismo dove il cemento sarà off limits e l’ambiente sarà difeso e rispettato: prendendo per buone le garanzie fornite dalla Qatar Holding, anche se le associazioni ambientaliste hanno iniziato a nutrire dubbi sulla sostenibilità ambientale del progetto e si fa strada la possibilità di interventi urbanistici molto impattanti su vere e proprie oasi naturalistiche.

Le linee guida per un investimento da un miliardo di euro

Un investimento da un miliardo di euro in non meno di tre anni, attraverso la valorizzazione del turismo di eccellenza di questo lembo di Gallura, con tre parchi naturali e la salvaguardia dell’elemento paesaggistico, ritenuto dal Qatar strategico quanto le volumetrie. Queste ultime non supereranno i 500mila metri cubi, in parte nel territorio del comune di Arzachena, in minima parte anche in quello di Olbia, località Razza di Juncu.

Parte delle nuove volumetrie sarà destinata a migliorare le strutture alberghiere esistenti, potenziando l’offerta con centri benessere, nuove ville con target di lusso, ma anche tipologie abitative che privilegino le famiglie con una offerta di segmento medio-alto, ma non certo per multimilionari. L’obiettivo è quello che si cerca di raggiungere, senza risultati, da almeno 15 anni: l’allungamento della stagione turistica al di là dei soliti, quando va bene, tre mesi estivi. L’obiettivo si raggiunge anche attraverso la valorizzazione dell’offerta del turismo congressuale, che il Qatar conosce bene visto che organizza quasi 500 convegni l’anno per investitori di alto lignaggio economico e grandi standard qualitativi.

Infine, last but not least, i trasporti. In stand by le ipotesi di acquisizioni di Meridiana o dell’aeroporto di Olbia attraverso la Geasar, la Qatar Airways, compagnia aerea del Qatar e tra le più forti e in espansione del mondo, implementerà i collegamenti per l’Isola per garantire il trasporto dei turisti di alto livello. Ecco quindi l’allungamento della pista dell’aeroporto Costa Smeralda, già deliberata dalla giunta regionale, che permetterà alla compagnia aerea qatariota, la Qatar Airways, di atterrare con i suoi Airbus 330 e 340 in terra sarda. L’ultima parola sui progetti e i tempi di realizzazione spetterà comunque alle amministrazioni locali. Alla Regione, che deve provvedere alla modifica del piano paesaggistico regionale e ai comuni di Olbia e Arzachena.

Giacomo Legato

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