Legge sul registro marittimo italiano, Onorato: “Ecco le distorsioni”

Il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha tracciato in rete un elenco dei “traditori della patria”, uomini e donne “che hanno permesso con il loro scellerato modo di governare il diffondersi in Italia di: foraggiamento del redditizio business degli scafisti, caporalato, riempimento casse delle cooperative, sfruttamento dei lavoratori, manodopera al nero e riduzione dei posti di lavoro (per gli italiani) in ogni settore a partire dall’agricoltura”.
“Noi che da anni difendiamo i marittimi italiani – afferma Vincenzo Onorato, armatore e presidente dell’Associazione #Salviamo il futuro – denunciamo la sistematica violazione della legge che ha consentito e consente a politici e imprenditori marittimi di “tradire la patria” condannando alla disoccupazione decine di migliaia di marittimi lasciati a terra per imbarcare extra-comunitari pagati con salari da schiavitù, non possiamo che unirci e condividere la denuncia del vicepremier”.

“Anzi – sottolinea Onorato – faremo pervenire al più presto a Matteo Salvini i dati e le informazioni sulla piaga della disoccupazione fra i marittimi e sulle connivenze che hanno consentito abusi e violazioni di una legge, quella sul registro internazionale che era stata pensata per difendere la presenza italiana, quella che veniva definita la bandiera italiana sui mari e l’occupazione dei marittimi italiani”

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