L’assessora al consigliere: «Scusa, non sei cafone». Lui ritira la querela

Ogni volta che si incontravano in Comune, ad Arbus, dentro l’Aula e o nei corridoi, la tensione era palpabile: perché il consigliere di minoranza aveva querelato l’assessora all’Ambiente, rea di avergli detto “sei un cafone”, durante una seduta. Dopo quattro udienze davanti al Giudice di Pace lei ha chiesto scusa.

Tra Viviana Onnis e Angelo Raccis è tornato il sereno davanti al Giudice di Pace. Lei, 48 anni, l’ha detto a denti stretti, con un filo di voce, ma l’ha detto: “Chiedo scusa”. E lui, 53enne, ha ritirato la querela. Insomma, un accordo tra adulti, seguito da una spiegazione fuori dall’Aula. Quell’epiteto “cafone (valso l’accusa di ingiuria) voleva essere solo un modo per richiamare l’attenzione del Consiglio comunale”.

Ad Arbus erano molto seguiti quegli appuntamenti davanti al Giudice di Pace. Per Raccis era una questione di principio ricevere le scuse. Ma l’assessora era convinta di non aver affatto offeso il consigliere, ma di aver usato un linguaggio consono allo scontro politico. L’altra giorno la marcia indietro della Onnis.

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