Si allarga l’indagine della Polizia di Cagliari sulla truffa per conseguire la patente, un esame fatto con l’aiuto di ‘suggeritori’ esterni che in tempo reale, attraverso speciali dispositivi digitali, davano le risposte esatte.
Il 2 dicembre la Squadra mobile di Cagliari ha denunciato due cinesi e un italiano che negli uffici della Motorizzazione civile si erano organizzati per truccare l’esame. Adesso nel mirino degli agenti è finito un muratore straniero, di 26 anni, residente a Cagliari, accusato di “presentazione di lavori opera di altri”. Il giovane aveva nascosto un auricolare e uno smartphone con i quali si era fatto suggerire le risposte. Adesso rischia sino a tre anni di reclusione: la sua prova scritta, inizialmente superata, è stata poi annullata.
L’episodio è accaduto, sempre negli Uffici della Motorizzazione Civile di Cagliari. Gli uomini della Sezione criminalità diffusa della Mobile si sono accorti del 26enne perché si muoveva in modo strano durante l’esame. I poliziotti erano nascosti nella sala regia dell’aula destinata alle prove e già da tempo osservano i movimenti dei candidati agli esami, proprio perché c’era l’indagine in corso.
Terminato il test, gli agenti hanno controllato il muratore e scoperto che aveva un sofisticato micro auricolare, collegato tramite wi-fi a un telefono cellulare dopo il ‘suggeritore’ era in linea. I dispositivi digitali sono finiti sotto sequestro.