Dopo la vittoria a Bergamo il Cagliari si prepara per la Juventus

Nuovo anno più sereno per il Cagliari: dopo la storica vittoria di Bergamo ora la squadra di Lopez ha cinque punti di vantaggio sulle terzultime Spal e Crotone. E può permettersi di gestire senza paura tre partite di fila difficili con big (Juventus subito e poi Milan, tutte e due in casa) e concorrente diretta per la salvezza (Crotone, in Calabria).

Qualche punto bisognerà farlo anche in queste sfide. Ma lo stato d’animo, rispetto al post Fiorentina, è diverso. Aver raggiunto quota 20 alla fine del girone di andata, con la salvezza fissata ai fatidici 40 punti, ha un preciso significato: metà strada è già fatta. E il Cagliari ha capito qual è la sua dimensione: è di caratura superiore alle ultime quattro-cinque squadre (con le quali però deve fare i conti) e se la gioca (con alterni risultati) con le squadre di media classifica. Certo, manca l’exploit con le big che piacerebbe tanto ai tifosi. È questo può essere lo stimolo per la partita della Befana con la Juventus. Una sfida da sempre molto attesa in Sardegna.

E lo dice anche il botteghino: la Sardegna Arena va verso tutto il esaurito. Inutile ricordare quanto sia difficile: la Juventus, quest’anno più che mai visto che non è in testa, non può permettersi di lasciare per strada più un solo punto. Per il Cagliari una partita con niente da perdere e tutto da guadagnare: Lopez dovrebbe ritrovare Barella (out all’ultimo momento con l’Atalanta), ma non avrà a disposizione lo squalificato Miangue. Ed è il solito problema: il tecnico ha sempre gli uomini contati, soprattutto a centrocampo. E, in un calcio sempre più frenetico e con la necessità di turnover, sembra di essere tornati ai tempi delle formazioni “fisse” modello anni sessanta-settanta. Il calciomercato ricomincia mercoledì: serve sicuramente qualcosa.

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