La strada per Fonni era chiusa, ma la Protezione civile non lo sapeva. Possibile?

“Tutte le strade delle zone interessate” sono “state liberate”. È il testo del post apparso alle 13.30 di mercoledì 18 gennaio, in piena emergenza neve, sulla pagina Facebook della Regione. Come è stato ampiamente riferito dalla cronache, la ‘notizia’ istituzionale ha scatenato l’ira dei cittadini di Fonni, Desulo, Tonara, Orune, Pattada e degli altri centri più colpiti, che continuavano a essere isolati. “Ma chi vi ha dato queste informazioni? Qui non si riesce nemmeno a uscire di casa”, hanno commentato i più benevoli. E la Regione: “Sono notizie che provengono dalla Protezione civile” (nella foto la provinciale 7 che collega Fonni a Desulo, pubblicata dal sindaco Gigi Littarru).

Alla polemica si aggiunge ora una vicenda segnalata a Sardinia Post in modo documentato da fonti privilegiate. Vicenda avvenuta nelle stesse ore in cui la Regione pubblicava il post tanto discusso.

Questa la cronaca: alle ore 13 del 18 gennaio, a Forestas è giunta una richiesta della Protezione civile. “Prendete un pianale – diceva la centrale operativa – caricate un trattore dotato di pala e partite per Fonni”. E così è stato fatto. Mezz’ora dopo una ulteriore comunicazione: passate prima a Mamoiada, spalate, poi puntate su Fonni.

Dopo aver lavorato un paio d’ore nel paese dei Mamuthones, i due dipendenti di Forestas si sono messi alla guida del pianale ma sono stati fermati dalla Stradale di Nuoro: “Fonni? Impossibile”. E così, intorno alle 18.30 il pesante mezzo è tornato a Cagliari, dove è arrivato poco prima delle 22. Sette ore di trasferta a passo di lumaca, una notte a casa e ieri, di buon mattino, di nuovo al volante per tornare nuovamente a Mamoiada. Fonni? Mai arrivati.

La vicenda suscita interrogativi sul coordinamento tra le varie forze messe in campo dalla Regione. Come è possibile che la Protezione civile non conoscesse lo stato della viabilità tra Mamoiada e Fonni? Certo, in giornate così convulse può accadere che non tutte le comunicazioni funzionino al meglio. Ma comprenderne le ragioni, spiegarle ai cittadini, indicare le soluzioni è il modo migliore e più lineare per evitare le polemiche. Ci aspettiamo, quindi, una spiegazione e una risposta

 

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