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Is Arenas, Tar respinge il ricorso sull’agibilità dello stadio

Il Tar della Sardegna ha respinto il ricorso presentato dal Cagliari calcio contro l’archiviazione della Prefettura di Cagliari della pratica di agibilità dello stadio Is Arenas. La sentenza dei giudici amministrativa è stata appena depositata. Nell’ordinanza si ripercorre tutta la recente storia dello stadio di Quartu Sant’Elena, non ancora agibile.

E per il Cagliari calcio la decisione del Tar è una “mezza vittoria”. Il club rossoblù – contrariamente a quanto appreso – non dovrà ripresentare di nuovo tutta la documentazione. Il Cagliari, infatti, potrà far ripartire il procedimento da dove era stato lasciato. Lo si capisce dall’ordinanza del Tar della Sardegna che in 13 pagine tratteggia la storia dello stadio Is Arenas, motivando dettagliatamente la decisione: “Il provvedimento su cui si incentra l’interesse della società ricorrente in questa fase cautelare – il parere di non conformità dell’impianto sportivi Is Arenas – a un primo esame risulta ampiamente e congruamente motivato e non presenta profili di illegittimità – scrivono i giudici del Tar -. L’istruttoria condotta dalla Commissione di vigilanza appare tempestiva in tutte le sue fasi e che nessun ritardo può essere imputato alla stessa. La decisione – i giudici fanno riferimento all’archiviazione decisa dalla Prefettura – non può essere intesa come un definitivo arresto procedurale, che comprometterebbe l’apertura di un nuovo procedimento, per la natura e l’essenza stessa dell’atto”. Proprio su questo punto il Cagliari incassa la vittoria: “Il principio di conservazione degli atti giuridici e di economicità dell’azione viene in rilievo soprattutto in relazione all’esigenza di salvaguardare, all’intero del procedimento amministrativo, gli atti sui quali non sono stati mossi rilievi – spiegano i giudici -. La singolarità e le alterne vicende del procedimento in esame non possono far ignorare a tutte le parti in causa pacifici principi giuridici per cui, nel caso di specie, l’Amministrazione che, allo stato degli atti ha legittimamente espresso un parere di non conformità sul progetto presentato dalla Cagliari Calcio è, indipendentemente dalla richiesta cautelare della ricorrente, obbligata a riprendere il procedimento dal segmento considerato carente, con conseguente riapertura dello stesso e adozione di tutti gli atti conseguenti”.

Erano stati gli stessi avvocati del Cagliari, Giorgio Altieri e Giuseppe Accardi, al termine dell’udienza davanti al Tar a dirsi fiduciosi, auspicando anche di riprendere il procedimento dal punto in cui era stato lasciato. “I giudici potrebbero dire che non bisogna presentare un progetto daccapo ma bisognerà riprendere da dove si è lasciato”, aveva sottolineato l’avvocato Altieri subito dopo l’udienza. Un’ipotesi diventata realtà oggi con l’ordinanza del Tar. I giudici spiegano nell’ordinanza che “l’Amministrazione cui fino a questo momento non possono essere mossi rilievi, si deve rendere parte diligente, in quanto in base al principio dell’economia dei mezzi giuridici, la Pubblica amministrazione riscontra vizi e carenze che non travolgono l’intero procedimento ma coinvolgono solo singole fasi, deve far ricorso alla regola cardine della conservazione degli atti ritenuti congrui e, di conseguenza, limitare l’esercizio della propria azione agli atti effettivamente incisi dalle accertate criticità e, quindi, circoscrivere la rinnovazione del procedimento alle sole fasi necessarie per il perfezionamento dello stesso, conservando l’efficacia dei precedenti atti per i quali non sono stati sollevati rilievi”.

La Prefettura. La Commissione provinciale di vigilanza aveva gia “manifestato la più ampia disponibilità a riaprire, anche immediatamente, la procedura e a ritenere validi gli atti in precedenza favorevolmente valutati”. Lo dice una nota della Prefettura di Cagliari, a poche ore dall’ordinanza del Tar sul ricorso presentato dal Cagliari contro l’archiviazione della pratica relativa all’agibilita di Is Arenas. “Il Giudice ha osservato – spiega la Prefettura – come la stessa Commissione abbia sino ad oggi correttamente operato e abbia già mostrato di voler proseguire nell’istruttoria, come, peraltro, indicato sia nel verbale di archiviazione, sia nel comunicato stampa diramato il 25 febbraio”. La Prefettura spiega anche che il Tar ha ricordato che la riapertura del procedimento dovrà avvenire su impulso del Cagliari calcio. “La Commissione di Vigilanza, pertanto, non può che continuare a rimanere in attesa, come, peraltro, già auspicato fin dal giorno successivo alla seduta di archiviazione e ribadito anche in occasione delle riunioni con i rappresentanti della Lega Calcio, della presentazione della documentazione più volte richiesta alla Cagliari calcio per poter addivenire alla positiva conclusione del procedimento finalizzato all’espressione del parere di conformità”. Dagli uffici di viale Buoncammino arriva anche una sorta di riepilogo delle procedure: “Solo dopo l’espressione del parere di conformità e l’ultimazione delle opere che, alla data del 25 febbraio, risultavano non realizzate, la Cagliari calcio potrà richiedere alla Commissione di Vigilanza la visita di constatazione che, eseguita con esito positivo, potrà dar luogo al parere di agibilità”.

 

 

 

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