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Is Arenas, con la Fiorentina apertura solo per gli abbonati. Serra non sblocca la situazione

Stadio Is Arenas verso l’apertura ai soli abbonati per la partita contro la Fiorentina. Per l’ingresso del pubblico in tutti i settori, probabilmente, bisognerà aspettare il prossimo campionato.

Questo in sintesi il risultato della riunione di questa mattina presieduta dal prefetto di Cagliari Alessio Giuffrida assieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine, al vicesindaco di Quartu, Fortunato Di Cesare e il delegato della Lega l’ex prefetto Achille Serra.

“Il Cagliari – ha spiegato Serra al termine del vertice – presenterà un progetto generale che, però, ha necessità di un certo percorso: mancano poche giornate alla fine del torneo, difficile pensare a una conclusione in questo campionato. C’è invece un progetto più piccolo che riguarda la possibilità di consentire l’ingresso agli abbonati. Le Commissioni si riuniranno presto per esaminare i documenti che il Cagliari produrrà”.

Lo conferma anche la Prefettura: “Secondo le valutazioni emerse nella riunione l’ipotesi di una parziale riapertura dell’impianto, con una capienza inferiore ai 5.000 spettatori, a seguito di specifico progetto presentato dal Cagliari al Comune di Quartu, rappresenta la soluzione più immediatamente e proficuamente praticabile”.

Per riuscirci però sono state dettate delle condizioni: il Cagliari, entro venerdì, dovrà presentare accertamento di conformità al Comune di Quartu, preordinato “a consentire la sanatoria di una serie di abusi edilizi riscontrati dai tecnici comunale in varie parti dell’impianto”. A quel punto il Municipio procederà alla convocazione della Commissione comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, competente per gli impianti di capienza non superiore ai 5.000 spettatori. Nel caso in cui dovesse esser riconosciuta l’agibilità della porzione di stadio di cui si chiede l’utilizzo potrà essere autorizzato lo svolgimento degli incontri.

Per quanto riguarda l’apertura totale, occorre che il Cagliari riavvii la procedura davanti alla Commissione Provinciale di Vigilanza con un nuovo progetto e con la documentazione ancora mancante. “La licenza per l’agibilità potrà esser data solo a conclusione dei lavori dopo due sopralluoghi. Il primo, generale, per verificare, previo esame di certificazioni e collaudi di legge, la corretta realizzazione del progetto e delle prescrizioni imposte dalla Commissione e dal Coni. Il secondo, specifico, in ore notturne per accertare il funzionamento dell’impianto di alimentazione con i tre generatori, l’illuminazione delle vie di esodo e della struttura in generale”.

Ospite di Raisport Serra ha poi fatto altre dichiarazioni: “Sul caso Is Arenas hanno pesato prima una totale mancanza di dialogo tra le parti, poi, a seguito dell’inchiesta giudiziaria e ai relativi arresti, il sostanziale blocco dovuto alla paura, al terrore di non rispettare in pieno le norme”. Ha fatto notare come a volte le norme abbiano effetti surreali, per esempio quando prevedono “l’obbligo di uno spogliatoio per un arbitro disabile, che penso non si sia mai visto, o definiscano con precisione le misure di quello per l’arbitro donna. ‘Stricto iure’ – ha sottolineato -, è così, ma poi non si va da nessuna parte”.

L’ex prefetto ha ricordato che Is Arenas è il primo stadio costruito dopo il varo del decreto Pisanu e quindi deve sottostare alle sue specifiche. “Si sta lavorando comunque per permettere almeno agli abbonati di potere assistere alle partite – ha detto Serra – , perché il rispetto dei tifosi è primario. Il Cagliari presenterà entro due giorni un progetto definitivo per l’intero stadio ma credo che in questa situazione sarà difficile possa essere valutata nei tempi necessari delle commissioni preposte. Aprire tutti i settori? Per questa stagione, credo sia impossibile. Un altro progetto riguarda solo una parte dell’impianto e forse, lavorando a pieno ritmo, potrà avere il via libera per aprire le porte agli abbonati per Cagliari-Fiorentina. Tutta la strada intorno allo stadio è sotto azione giudiziaria, e quindi non si farà nulla, una situazione surreale. Speriamo si riesca a superare anche questo impasse”. “Se fossi Cellino, a mio personale parere – ha concluso amaro – lo stadio andrei a farlo da un’altra parte”.

 

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