Il direttore dell’Ente foreste silurato dal Tar

Il Tar manda a casa Gilberto Murgia, il direttore generale dell’Ente foreste. Per i giudici amministrativi la sua nomina, decisa dalla giunta Cappellacci, “è illegittima”.

Il Tar della Sardegna manda a casa Gilberto Murgia, il direttore generale dell’Ente foreste. Per i giudici amministrativi la sua nomina “è illegittima”. Pochi mesi fa, 18 luglio scorso, la giunta di Ugo Cappellacci lo ha riconfermato dopo tre anni di mandato, concedendogli una proroga di dodici mesi.

Murgia, ex comandante generale dei carabinieri, nato a Urzelei il 5 aprile 1944, era arrivato all’Ente foreste il 23 giugno 2010. Uno stipendio lordo da 150mila euro l’anno, per dirigere quello che è considerato il più grande carrozzone dell’Isola: quasi 5mila dipendenti a tempo indeterminato e altri 1.800 operai stagionali. Un enorme serbatoio elettorale che nel manuale Cencelli del centrodestra è toccato all’Udc di Giorgio Oppi, in accordo con l’Uds di Mariolino Floris. Ma il Tar si è messo di traverso tra Murgia e la spartizione delle poltrone regionali accogliendo il ricorso di un dirigente dell’Ente. Il suo nome è Michele Puxeddu, il quale si era proposto per diventare direttore generale, ma la sua candidatura non è stata nemmeno presa in considerazione.

È di ieri la sentenza. E la prima motivazione accolta dal Tar riguarda proprio “l’illegittimità del procedimento col quale si è addivenuti alla nomina” dell’ex carabiniere. “È pacifico – si legge ancora – che il rinnovo dell’incarico” a Murgia “non è stato preceduto da alcuna forma di pubblicità né da alcun interpello dei dirigenti dell’Ente”. Invece, nel caso in cui in una pubblica amministrazione ci sia un dipendente che ha titoli per ricoprire quello stesso ruolo, gli va data la precedenza. Specie se ciò, a parità di titoli “e pur nella discrezionalità delle scelte”, favorisce “un risparmio per la stessa amministrazione”. E ancora: “Nel nuovo ordinamento della dirigenza pubblica non è consentito attribuire incarichi in base a una scelta solo fiduciaria, ma questi vengono affidati all’esito di una procedura selettiva”. Che all’Ente foreste, però, non c’è stata.

Murgia ha ora la possibilità di fare ricorso in appello, quindi al Consiglio di Stato, secondo e ultimo grado della giustizia amministrativa. Ma per ora ha perso la poltrona di un ente dove all’ex generale dei carabinieri è stata più volte contestata la gestione in questi tre anni e mezzo di mandato.

Alessandra Carta

LEGGI ANCHE:

Silurato dall’Ente Foreste, Gilberto Murgia si consola con la seconda poltrona

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share