Igea, prima notte di occupazione degli operai nei pozzi

Prima notte di  occupazione a Monteponi e Campo Pisano per i lavoratori Igea, da ieri mattina asserragliati a Pozzo Sella e Pozzo 2, i due siti minerari utilizzati per il pompaggio dell’acqua dal sottosuolo che viene poi distribuita nelle reti idriche. Gli operai della società in house della Regione ieri pomeriggio, dopo aver incontrato i segretari regionali sindacali della categoria, hanno deciso di andare avanti a oltranza con la protesta sino a quando non giungeranno fatti certi per il futuro della società. Intanto prosegue a Iglesias la preoccupazione per l’approvvigionamento idrico della città.

Nonostante l’occupazione continui, da oggi saranno rimesse in funzione le pompe di eduzione dell’acqua che viene sollevata dal sottosuolo a Pozzo Sella e Pozzo due e distribuita nella città di Iglesias dove era scattato l’allarme per la carenza nella rete idrica. Si scongiura così la preoccupazione sollevata anche dal sindaco per una città di migliaia di persone che in poche ore sarebbe stata a secco.

Gli operai e i rappresentanti sindacali chiedono che la Regione approvi il Bilancio dell’azienda, previsto per il 23 ottobre, per evitare il fallimento e per consentire l’erogazione delle risorse per i pagamenti degli stupendi. Inoltre si sollecita un chiarimento sull’assetto societario. Mentre per martedì 22 è atteso un vertice, sollecitato dal Prefetto di Cagliari, con il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e gli assessori competenti, per cercare di sbloccare la vertenza.

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