La Uilpa, il sindacato della Polizia penitenziaria, denuncia una nuova aggressione contro gli agenti. I fatti raccontati dal segretario regionale Michele Cireddu riguardano un episodio avvenuto nella sezione di Alta sicurezza del penitenziario di Oristano.
“Sono stati momenti estremamente concitati quelli vissuti nel primo pomeriggio di ieri quando, i detenuti della sezione Alta sicurezza, al rientro dai cortili passeggi, hanno dapprima rifiutato di rientrare nelle celle e, nonostante il tentativo di mediazione del personale di Polizia penitenziaria, sono passati alle vie di fatto aggredendo brutalmente quattro poliziotti. Solo dopo diversi minuti hanno deciso di rientrare nelle camere, ma nel frattempo gli agenti aggrediti hanno subito tumefazioni e sono stati trasportati all’ospedale”.
Aggiunge il sindacalista: “Si tratta dell’ennesima aggressione, ma questo episodio preoccupa maggiormente perché i detenuti autori erano tanti e sono passati alle vie di fatto a seguito del rifiuto di rientrare nelle camere detentive”. Per la Uilpa “non può essere sottovalutato che si tratta di detenuti dell’Alta sicurezza, una sezione dove il clima è diventato più teso anche a causa dell’aumento di rapporti disciplinari decisi dalla direzione del carcere nei confronti del personale che, in alcuni casi, a nostro avviso, non sembravano l’estrema ratio rispetto alle dinamiche contestate”.
Cireddu ritiene che nel carcere di Massama a Oristano “il personale non lavora con la giusta serenità e i gravi episodi avvenuti nel primo pomeriggio non fanno altro che aumentare il disagio e fanno suonare un campanello d’allarme estremamente preoccupante”. Per la Uil “la situazione è fuori controllo un po’ ovunque, la Sardegna penitenziaria è l’emblema del fallimento dell’Amministrazione penitenziaria e i dati lo dimostrano”.