Il Gruppo di intervento giuridico (Grig) prende posizione sulla spiaggia del Genio Civile a Golfo Aranci, una lingua di sabbia sul mare gallurese, che rischia di esser cancellata dal nuovo Piano regolatore del porto. Il presidente Stefano Deliperi scrive in una nota: “Certe volte i nostri, (per modo di dire), gli amministratori pubblici sembrano proprio pervasi da un’ottusa ansia distruttrice difficile da appagare. Il buon sindaco nonché consigliere regionale Giuseppe Fasolino, sì, quello della sirenetta, del museo sottomarino e di tante altre amenità simili a spese pubbliche, vorrebbe vederci una darsena per yacht di grandi dimensioni. Molti suoi concittadini sono invece infuriati e vorrebbero semplicemente lasciarla così com’è”.
Dal Grig sottolineano ancora: “A due passi dalla spiaggia del Genio Civile c’è, già assediato dai binari della ferrovia e da strutture edilizie, il nuragico pozzo sacro Milis, risalente al XIII secolo a.c., profondo ben 11 metri e con sorgente idrica ancora attiva. La nostra associazione ha inoltrato oggi 13 luglio uno specifico atto di intervento presentando una serie di osservazioni alla procedura di valutazione ambientale strategica (Vas) del nuovo Piano regolatore. Noi chiediamo la salvaguardia della spiaggia che appartiene al demanio marittimo ed è tutelata con vincolo paesaggistico dal decreto legislativo numero 42 del 2004. Sull’arenile in questione esiste ancora un vincolo di conservazione integrale, stabilito con legge regionale numero 23 del ’93”.
Insomma, la vigilanza degli ambientalisti sarà massima. “L’agognata darsena per yacht di grandi dimensioni – conclude Deliperi – può benissimo esser ricavata nell’attuale porto commerciale di Golfo Aranci, dove ormai risultano ridotti i collegamenti marittimi dei traghetti con la Penisola dopo la soppressione delle tratte già delle Ferrovie dello Stato, come riconosciuto dalla medesima Autorità Portuale del Nord Sardegna. Noi diciamo: lasciate in pace quella spiaggia”.
