Gabbiano ucciso con un petardo legato al collo, respinto patteggiamento

Respinta la richiesta di patteggiamento e ammesso come parte civile l’Ente nazionale Protezione animale (Enpa). È iniziato così, oggi a Nuoro, il processo contro un 38enne di Siniscola, che era stato rinviato a giudizio per l’uccisione di un gabbiano un anno fa, su un peschereccio al largo delle coste di Siniscola. L’uomo aveva legato un petardo al collo del volatile e lo aveva fatto esplodere in volo. La scena era stata ripresa con la videocamera del cellulare e poi postata in rete e aveva fatto il giro del web.

Oggi nell’udienza preliminare il giudice del tribunale di Nuoro ha rigettato la richiesta di patteggiamento presentata dalla difesa del 38enne e ha accolto l’istanza avanzata dall’Enpa di costituirsi parte civile nel procedimento, dove l’associazione sarà rappresentata dall’avvocato Claudia Ricci. Tra le altre motivazioni del rigetto, l’aver provocato particolare allarme sociale e il comportamento di un soggetto che volontariamente provoca in maniera cruenta la morte di un animale indifeso. La difesa dell’imputato ha chiesto il rito abbreviato condizionato alla nomina di un consulente tecnico d’ufficio che verifichi se il petardo utilizzato per uccidere il gabbiano fosse un esplosivo vietato. L’udienza è stata aggiornata al 21 marzo per il conferimento dell’incarico al consulente tecnico.

(foto dal video pubblicato sul web)

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