Un incontro per ragionare sul futuro di Funtana Raminosa, la miniera di rame di Gadoni, provincia di Nuoro, con un grande valore industriale e culturale, è in programma sabato 2 dicembre a Gadoni in occasione della rassegna Autunno in Barbagia. L’appuntamento, promosso dal Comune, sarà un momento di incontro e confronto cui parteciperà Confindustria, insieme al Comune, all’IGEA, al Parco geominerario, ai consiglieri regionali e all’assessore all’Industria Maria Grazia Piras.
Risorsa sfruttata da millenni, la miniera ha supportato l’attività industriale in modo continuativo dal 1913 al 1987. In seguito si è lavorato sotto la direzione dell’Igea per la messa in sicurezza, la conservazione e la ristrutturazione del sito rendendo possibili per un certo periodo anche visite guidate su prenotazione. Oggi, dopo tre anni di chiusura al pubblico, il Comune intende puntare su Funtana Raminosa per rivitalizzare un paese e l’intero territorio che seppur ricco di straordinarie risorse è fortemente penalizzato dalla posizione periferica e da un preoccupante spopolamento. Funtana Raminosa è un esempio concreto delle enormi potenzialità, anche economiche, delle aree interne della Sardegna.
“I territori delle aree interne sono da tempo al centro delle attenzioni della nostra Associazione – scrive in una nota Roberto Bornioli, presidente di Confindustria Sardegna Centrale – che in più occasioni ha avanzato proposte concrete per valorizzare gli attrattori culturali e ambientali in un’ottica turistica e produttiva. La storia, l’alta tecnologia, gli impianti, gli interessanti risvolti sociali e culturali della miniera e lo straordinario contesto ambientale in cui è inserita rendono Funtana Raminosa un unicum prezioso attorno al quale costruire percorsi virtuosi di rilancio economico di un intero territorio che nonostante le sue straordinarie risorse rischia di morire. Perché c’è anche l’altro lato della medaglia, che si chiama spopolamento, pochi residenti e poche imprese, mancanza di lavoro e di opportunità”. Bornioli ricorda i numeri dello spopolamento: “Negli ultimi sedici anni Gadoni ha perso 200 abitanti pari al 20 per cento dei residenti. È fondamentale intervenire per invertire la tendenza creando nuove opportunità di lavoro e di impresa. Perché senza impresa non ci può essere sviluppo sostenibile e le comunità sono destinate al declino. Da Funtana Raminosa si può quindi ripartire per creare nuove opportunità di sviluppo e nuove imprese nel settore turistico, culturale, dei servizi e dell’agroalimentare”.
La miniera di Funtana Raminosa, prosegue la nota del presidente di Confindustria Centro Sardegna, è una grande opportunità per Gadoni: “Bisogna assolutamente riaprire la miniera al pubblico e rendere il sito fruibile ai turisti, realizzare e promuovere itinerari ambientali, raccontare la storia di un sito unico con decine di gallerie, impianti di trattamento, officine, macchinari e attrezzature, ben conservati e tutto intorno un vero e proprio borgo minerario. D’altronde in molti territori anche in Sardegna la valorizzazione delle miniere a scopi culturali e museali ha dato e continua a dare importanti risultati in termini di presenze turistiche. Non si parte da zero. In questi anni i minatori e i tecnici dell’Igea si sono occupati della messa in sicurezza e delle bonifiche e si sono adoperati per conservare i macchinari, gli impianti e le gallerie. La chiesa campestre di Santa Barbara è stata restaurata ed è accessibile, c’è un museo già pronto da allestire. Il sito minerario è al centro di uno straordinario patrimonio ambientale e boschivo, da valorizzare anche in sinergia con altri attrattori importanti come il Trenino Verde”.