Due tragedie in poche ore, due morti mentre venivano inseguiti dai carabinieri: uno a Cagliari e uno a Settimo San Pietro. Il primo episodio riguarda Giorgio Perra, quartese di 42 anni già noto alle forze dell’ordine per guida in stato di ebbrezza, evasione, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, che alla guida di un’Alfa 166 si è dato alla fuga quando ha visto i carabinieri. L’uomo sarebbe dovuto essere agli arresti domiciliari (a casa della sorella a Quartu) e quando ha incrociato i carabinieri nella sua città ha cominciato a correre per seminarli fino a raggiungere Cagliari. Era da poco passata l’una quando è arrivato in piazza San Benedetto a forte velocità, ha urtato con violenza la base di cemento della grande rotatoria e la sua auto, priva di assicurazione, si è ribaltata più volte per poi schiantarsi su un palazzo all’incrocio con via Manzoni. Grazie all’ora tarda in cui si è verificata la tragedia, non c’erano ulteriori auto impegnate ad attraversare quella rotatoria molto trafficata. Dopo i carabinieri, sul posto sono arrivati i vigili del fuoco che hanno estratto il corpo dall’abitacolo, i volontari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare la morte di Giorgio Perra e gli agenti della Polizia locale per effettuare i rilievi.
Nella stessa notte, poco dopo le 2, un episodio analogo si è verificato a Settimo San Pietro, dove ha perso la vita il 47enne Felice Lianas, anche lui con precedenti, per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo si trovava alla guida di uno scooter T-Max 500 e stava percorrendo una strada del paese assieme a un amico 38enne. Quando ha visto l’auto dei carabinieri è scappato e ha bruciato due semafori rossi ma la sua fuga a forte velocità è durata solo alcune decine di metri perché in via Roma il 47enne ha perso il controllo del grosso scooter e si è schiantato contro il muro di un’abitazione in una via stretta. Lianas – che aveva la patente scaduta e non rinnovata – ha battuto la testa, morendo sul colpo mentre il passeggero è stato ricoverato all’ospedale in codice rosso.